C’era una volta il mutuo per Ristrutturazione

Il mutuo per ristrutturazione, in Italia è un prodotto poco richiesto e ancor meno conosciuto. Basta pensare che con un patrimonio immobiliare così vetusto, circa il 70% della case hanno più di 30 anni, su 100 richieste di mutuo, la motivazione ristrutturazione incide solo per un 6 %. Eppure l’iter istruttorio è identico ad un […]

Il mutuo per ristrutturazione, in Italia è un prodotto poco richiesto e ancor meno conosciuto. Basta pensare che con un patrimonio immobiliare così vetusto, circa il 70% della case hanno più di 30 anni, su 100 richieste di mutuo, la motivazione ristrutturazione incide solo per un 6 %.

Eppure l’iter istruttorio è identico ad un mutuo per acquisto. Cerchiamo di capire meglio le caratteristiche ed i vantaggi di questo prodotto di nicchia.

Il mutuo viene richiesto da uno o più soggetti già proprietari dell`immobile. La finalità è di ristrutturare, ampliare o terminare la costruzione della propria abitazione.L’importo erogato dalla banca servirà pertanto a finanziare una percentuale del costo dell`impresa che esegue i lavori di ristrutturazione (dal 30% al 70% a seconda degli istituti di credito).

La somma da richiedere andrà motivata con un preventivo lavori dettagliato o ancora meglio con un computo metrico estimativo

erogazione dei mutui per ristrutturazione, può avvenire in un`unica soluzione oppure a stato avanzamento lavori (SAL).

I mutui ristrutturazione erogati in un`unica soluzione solitamente riguardano interventi minori, mentre i mutui erogati a SAL sono di solito mutui per importanti interventi di rifacimento degli immobili. Un’altra caratteristica che determina l’erogazione in SAL è l’importo complessivo del mutuo. Per fare un esempio numerico, ristrutturazioni con mutuo finanziato sino a 70.000,00 euro normalmente vengono erogate in unica tranche. Al di sopra dei 70.000,00 euro si preferisce erogare le somme in più tranche.

In entrambi i casi comunque la Banca erogante mette l’intera somma a disposizione sul conto corrente del mutuatario ma concede lo svincolo delle somme solo a presentazione fattura lavori e pagamento tramite bonifico. Ai non addetti ai lavori può sembrare un eccesso di zelo, ma all’atto pratico la banca riduce il rischio che le somme richieste per ristrutturare l’immobile finiscano magari su altre destinazioni non gradite (p.e. pagare altri debiti, acquisto di beni voluttuari ecc.).

L`erogazione parziale permette anche alla banca di contenere la propria esposizione al rischio di insolvenza, in quanto l`importo erogato nelle prime fasi è ridotto, ed aumenta man mano che lo stato dell’immobile migliora e genera un incremento del proprio valore commerciale. Prima di svincolare le singole tranche, la banca, tramite un perito di propria fiducia, verifica l’effettivo avanzamento dei lavori dichiarati in fase di domanda di mutuo.

Durante l’erogazione delle tranche, il mutuatario corrisponde una rata mensile pari ad 1/12 dell’interesse annuo stabilito in contratto, calcolato sulle somme effettivamente percepite. Una volta terminati i lavori e presentato il certificato di fine lavori, viene erogata l’ultima tranche che consente alla banca di far partire il piano d’ammortamento vero e proprio. I tempi per effettuare i lavori variano a seconda dell’istituto di credito, ma generalmente non vanno oltre i 18 mesi. Decorso tale periodo limite, se il mutuatario non ha finito i lavori, il mutuo va in ammortamento comunque per un importo pari alla somma degli importi effettivamente erogati durante le tranche. L`ipoteca è normalmente stipulata sull`immobile da ristrutturare, che di solito è sufficiente a garantire la banca per la cifra erogata.

da www.affaritaliani.it

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