Il tracollo del sistema creditizio: reggono solo i mutui

A livello europeo, negli ultimi mesi, il trend dei prestiti è diminuito ulteriormente. Nel bollettino mensile di ottobre della BCE è del -0,8% per cento dato ulteriormente peggiorativo rispetto al -0,4% in luglio. Al contrario, il dato sullo stesso periodo solo per i mutui casa è rimasto pressocchè positivo dallo 0,3 al 0,2%, dato che appare […]

A livello europeo, negli ultimi mesi, il trend dei prestiti è diminuito ulteriormente. Nel bollettino mensile di ottobre della BCE è del -0,8% per cento dato ulteriormente peggiorativo rispetto al -0,4% in luglio. Al contrario, il dato sullo stesso periodo solo per i mutui casa è rimasto pressocchè positivo dallo 0,3 al 0,2%, dato che appare favorevole rispetto al settore delle aziende e che dimostrano di non temere la crisi. In particolare, il flusso di credito alle famiglie si mantiene tutt’ora positivo grazie soprattutto ai prestiti per l’acquisto di abitazioni con un +0,8%, dato che sostiene fortemente l’intero comparto del credito alle famiglie che in agosto registra un complessivo +0,2%.

E’ d`obbligo sottolineare come questi dati, nel complesso, non evidenziano alcuni andamenti divergenti tra i vari paesi europei, come l`Italia che segna un -47%, e che rendono la situazione diversamente “applicabile” alle diverse realtà nazionali in atto.

Tra le principali cause della contrazione del credito in Europa, la banca centrale  focalizza diversi aspetti inibitori tra i quali la diminuzione sostanziale della domanda di famiglie ed imprese per una persistente debolezza dell’attività di economica investimento  e di consumo, la scarsa fiducia verso consumatori ed imprese da parte di banche e finanziarie, come anche  la necessità di ridurre gli alti livelli di debito di famiglie e aziende con operazioni di consolidamento. Tali fattori hanno continuato a incidere negativamente sulle operazioni di prestito in diversi paesi dell’area ed in modo particolare proprio dai primi mesi di quest’anno.

Inoltre, sempre secondo la BCE, in alcuni paesi, le grandi imprese con ampie disponibilità liquide hanno preferito ricorrere all’autofinanziamento e alla raccolta sul mercato piuttosto che ai finanziamenti bancari. Anche la frammentazione dei mercati finanziari sta frenando l’espansione del credito, sebbene in misura diversa nei vari paesi.

I segnali positivi di un mercato europeo più stabile con l’attenuazione diffusa degli spread di alcuni paesi ra cui il nostro lasciano ben sperare, staremo a vedere.

 

Continua a leggere

Articolo precedente

C’era una volta il mutuo per Ristrutturazione

Articolo successivo

Mutui ai giovani aiutati dallo Stato? Un flop