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Ricontrattare il mutuo: un modo veloce per risparmiare

In momenti storici in cui le fluttuazioni dei tassi sono considerevoli e perdurano nel tempo, ricontrattare mutuo o prestito accesi anni prima appare una soluzione quanto mai efficace e soprattutto possibile per riuscire a risparmiare denaro. A maggior ragione se ci rimangono parecchi anni (o mensilità) da dover pagare per estinguere i nostri debiti; vediamo […]

In momenti storici in cui le fluttuazioni dei tassi sono considerevoli e perdurano nel tempo, ricontrattare mutuo o prestito accesi anni prima appare una soluzione quanto mai efficace e soprattutto possibile per riuscire a risparmiare denaro. A maggior ragione se ci rimangono parecchi anni (o mensilità) da dover pagare per estinguere i nostri debiti; vediamo alcuni aspetti da valutare e alcune mosse da mettere in atto per massimizzare il vantaggio di ricontrattare il mutuo.

Ricontrattare mutuo con la propria banca

Ricontrattare il mutuo è quell’azione che ci permette di modificare, con l’approvazione della banca, alcuni parti del contratto stipulato nel passato al fine di ottenere migliori condizioni, più in linea con quelle offerte dal mercato. Ovviamente migliori condizioni sul mutuo a favore del mutuatario significano peggiori condizioni per la banca: mettiamoci sempre nei panni degli altri soggetti coinvolti e chiediamoci a quali condizioni saremmo disposti a diminuire il nostro margine e per quali clienti lo faremmo. In questo modo potremmo capire come volgere a nostro vantaggio la faccenda.

Sicuramente non perdere un cliente è un buon motivo, e un buon cliente è un soggetto che utilizza prodotti e canali della banca in modo continuativo. Parleremo più approfonditamente di questo aspetto nel prossimo paragrafo.

A differenza della surroga, che prevede il cambiamento della banca, con la rinegoziazione del mutuo rimaniamo clienti della banca presso la quale abbiamo acceso il mutuo, probabilmente la nostra banca di fiducia. Vale sempre la pena quindi, constatato che il nostro contratto ha termini svantaggiosi rispetto al mercato, recarsi presso la propria filiale di riferimento e chiedere informazioni circa la possibilità di ricontrattare il mutuo. Facciamo presente, in prima battuta, se oltre al mutuo stiamo usufruendo di altri servizi dell’istituto: conti correnti, prodotti finanziari (azioni, obbligazioni o altro relative alla banca), polizze ecc. Questo sicuramente fa notare un certo attaccamento a quell’istituto, una certa fedeltà che non deve passare inosservata ma che anzi deve servirci per fare leva ed ottenere un miglior contratto. Questo perché usufruendo dei servizi della nostra banca stiamo pagando commissioni, costi di apertura e gestione pratica e tutti quei costi accessori che rappresentano delle entrate per l’istituto. Questo in alcuni casi, unito alla reciproca conoscenza tra banca e cliente, può farci raggiungere subito il nostro obiettivo.

Ricontrattare mutuo: come ottenere dei vantaggi

Perdere un buon cliente è sempre una beffa per qualsiasi azienda, in special modo per le banche. Un mutuatario affidabile infatti può rimanere all’interno dell’istituto per decenni, finendo per rimanerci anche tutta la vita; e, se trattato bene, è spesso il primo a dar vita al passaparola, prima e miglior forma di marketing. Spesso infatti un cliente finisce per “portarsi dietro” molte altre persone, amici e parenti, i quali sfrutteranno a loro volta prodotti offerti dall’istituto. Ecco perché essere mutuatari prime, di prima fascia, è il primo modo per riuscire a ricontrattare il mutuo: la banca si troverà ad un bivio, tra accontentare il mutuatario o perderlo a favore di qualche competitor. E’ bene quindi, in fase di rinegoziazione, far presente quanti e quali servizi utilizziamo o quante persone siamo riusciti a portare con noi nell’attuale banca: in poche parole mostriamo alla banca che ci siamo “meritati” un premio, che in qualche modo ci sono creditori.

Un altro metodo per ottenere dei vantaggi per ricontrattare il mutuo è quello di giocare d’anticipo, arrivando alla richiesta di rivedere il mutuo con altre opzioni già disponibili. Confrontiamo le offerte che altre banche offrono in caso di surroga e rechiamoci da quella che meglio risponde ai nostri criteri per ottenere un preventivo. In questo modo ci stiamo garantendo una situazione migliorativa e sicura nel caso la nostra banca non volesse rinegoziare il finanziamento o non ottenessimo le condizioni sperate. Una volta ottenuto il preventivo di surroga rechiamoci dalla nostra banca e facciamo presente che sul mercato sono presenti soluzioni più vantaggiose e che siamo idonei a procedere con la surroga fin da subito.

Gli aspetti da tenere sempre in considerazione quando richiediamo una rinegoziazione sul mutuo sono due:

  1. La banca non è obbligata a rinegoziare il finanziamento;
  2. Difficilmente otterremo dei vantaggi identici a quelli ottenuti in caso di surroga, che rimane quindi la soluzione in generale più vantaggiosa. Bisogna quindi aspettarsi un miglioramento delle condizioni rispetto al contratto originario ma senza massimizzazione come in caso di portabilità. Certo è che spesso ci si accontenta, anche in virtù dei prodotti, esterni al mutuo, che già utilizziamo e che non vorremmo toccare spostandoci presso un’altra banca, vuoi per pigrizia o perché effettivamente vantaggiosi (conti correnti, carte, prodotti finanziari ecc).

Ricontrattare mutuo: quali riduzioni sono possibili

Il primo aspetto a cui tutti pensano quando si parla di ricontrattare il mutuo è quello legato al tasso d’interesse, sia inteso come tipologia (misto, fisso o variabile) sia al suo valore percentuale. Aspetto corretto, in quanto da un suo sconto si ottengono vantaggi diretti e quantificabili istantaneamente, sia nel breve che nel lungo periodo.

Ci sono però altri aspetti che meritano la nostra attenzione e che, se correttamente rinegoziati, possono portarci ulteriori ingenti risparmi. Innanzitutto la possibilità di cambiare tipologia di tasso: valutiamo l’andamento e le nuove condizioni del mercato attuale, per valutare se cambiando tipologia di tasso possiamo ottenere dei vantaggi economici con il tasso variabile, sfruttando momenti in cui il tasso Euribor è negativo o prossimo allo zero oppure vantaggi legati alla possibilità di pianificare le spese in modo preciso, attraverso il tasso fisso che, se intorno al 2-3%, ci consente di pagare interessi contenuti e di assicurarci anni di rate costanti e pianificate. E’ possibile anche inserire dei cap o delle clausole per cambiare tipologia di tasso.

Altro aspetto da rinegoziare, se possibile, è quello legato ai costi amministrativi periodici del mutuo, come ad esempio le spese di gestione e spese di incasso rata. Può non sembrare influente ma sono tutti costi che vanno a comporre il TAEG prima e il TEG poi, e costituiscono spese che quindi non vanno ad abbattere il debito residuo. Se calcoliamo che si dovrebbe ricontrattare il mutuo quando ancora abbiamo diversi anni di contratto davanti allora anche le spese minori, di pochi euro, se sommate andranno a costituire un risparmio ingente.

Ultimo aspetto da rinegoziare potrebbe essere la durata del mutuo, nel caso fosse necessario abbassare l’importo della rata al fine di non incorrere in problemi di solvibilità diventando cattivi pagatori.

Scrivo di mutui perché sogno di poterne fare uno. Adoro gli indovinelli; sai come si fa a tenere una persona sulle spine? Dopo te lo dico…

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