mutuo agrario

Mutuo agrario: una soluzione vantaggiosa per chi investe nella terra

Mutuo agrario: cos’è e come funziona Nonostante l’agricoltura risulti fortemente condizionata dai cambiamenti climatici, da qualche tempo a questa parte sono molte le persone che, accendendo un mutuo agrario, hanno deciso di ripartire dalla terra. Il mutuo agrario è un prodotto offerto da quasi tutte le banche, specialmente quelle legate al territorio locale, attraverso il […]

Mutuo agrario: cos’è e come funziona

Nonostante l’agricoltura risulti fortemente condizionata dai cambiamenti climatici, da qualche tempo a questa parte sono molte le persone che, accendendo un mutuo agrario, hanno deciso di ripartire dalla terra.

Il mutuo agrario è un prodotto offerto da quasi tutte le banche, specialmente quelle legate al territorio locale, attraverso il quale è possibile avviare la propria attività agricola e/o di allevamento entro un determinato periodo di tempo prestabilito. Il mutuo agrario però non è solamente appannaggio dei nuovi imprenditori agricoli ( o coltivatori diretti), ma anche di chi è già avviato nel settore e intende rinnovare, ristrutturare e ampliare la propria attività. I mutui agrari, siano essi ipotecari o non, sono quindi destinati a tutti quei soggetti che hanno nell’agricoltura/allevamento la loro attività principale, siano essi nuovi del settore oppure già operanti; possono essere utilizzati anche per l’acquisto di strumenti e mezzi funzionali all’attività, per l’acquisto di bestiame e acquisti di partecipazione (ad esempio le quote latte) oltre che per immobili e appezzamenti di terreno. Questo strumento consente anche di richiedere una somma in denaro contante, ma solamente per chi possiede un’azienda agricola o ne fa parte.

Va da sé che tutto ciò che non rientra nelle finalità legate all’attività del settore primario non può essere finanziato con questo strumento. Ad esempio non è possibile acquistare un appezzamento di terreno se questo è destinato ad un uso diverso da quello fondiario.

Il mutuo agrario ha uno sviluppo simile a quello di qualsiasi altro mutuo: tasso fisso o variabile, un piano di ammortamento in relazione al tipo di tasso e rate a scadenza costante. La differenza principale riguarda proprio le rate, che possono essere mensili, trimestrali o semestrali. Per quanto riguarda la durata, solitamente il lasso di tempo va dai 6 ai 20 anni, mentre può arrivare a 30 anni se il richiedente è un giovane imprenditore, che per questa categoria arriva a 40 anni di età.

Due sono le tipologie di mutuo agrario: a medio termine  e a lungo termine, quest’ultimo spesso preferito per la possibilità di inserire l’ipoteca che può arrivare al 200% dell’importo finanziato; per i mutui a medio termine invece il vantaggio è derivante dal risparmio sulle spese notarili, inferiori rispetto al lungo termine.

Garanzie mutuo agrario

Come per tutti i mutui anche per concedere il mutuo agrario la banca è solita richiedere delle garanzie, per tutelarsi da eventuali insolvenze o fallimenti. Generalmente si opta per la soluzione ipotecaria (o fondiaria), attraverso la quale si mette l’ipoteca sull’unità destinata all’attività. Rimane quindi esclusa quell’unità destinata ad uso abitativo, che spesso fa parte dello stesso stabile o della stressa struttura.

Nel caso in cui non si volesse inserire l’ipoteca né sulla parte di immobile destinata allo svolgimento dell’attività né al terreno, si può optare per il mutuo agrario chirografario.

Solo per i mutui agrari a medio termine è possibile anche firmare le “cambiali agricole”, titoli di credito dal regime fiscale agevolato, con apposizione di bolli a costi ridotti.

Mutuo agrario ipotecario/fondiario vs mutuo agrario chirografario

Il mutuo agrario chirografario assomiglia ad un mutuo chirografario tradizionale, in quanto il debitore può decidere di non far gravare l’ipoteca sull’immobile, sul terreno o sull’unità destinata ad impresa nel caso di un mutuo agricolo, ma offre delle garanzie, di caparra, come ad esempio diritti sul fondo, pegni in denaro, diritti su prodotti finiti, su beni acquistati o sulle future vendite. La principale differenza sta nella durata del finanziamento: per il mutuo agricolo chirografario la durata massima è di 5 anni, mentre varia come detto da 6 fino a 30 per il mutuo agricolo ipotecario o fondiario.

Tendenzialmente la banca protende per l’ipoteca tradizionale, in quanto più sicura; tuttavia in fase contrattuale è sempre bene valutare tutte le opzioni, soprattutto se siamo imprenditori agricoli o coltivatori diretti già di diverso tempo, e quindi con uno storico aziendale da utilizzare come leva.

Detrazione interessi mutuo agrario

Pur rimanendo all’interno dei limiti di reddito dei terreni dichiarati, oneri accessori e interessi passivi possono essere fiscalmente detratti nella dichiarazione dei redditi. Sicuramente un bel vantaggio, da sommarsi al fatto che il mutuo agricolo ha tassi d’interesse più bassi rispetto ad un mutuo tradizionale.

Scrivo di mutui perché sogno di poterne fare uno. Adoro gli indovinelli; sai come si fa a tenere una persona sulle spine? Dopo te lo dico…

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