Mutui 2017 crescita

Mutui: 2017 anno di crescita incoraggiante per tutti

I mutui 2017 hanno registrato un’importante crescita, sia per i valori richiesti sia per quelli concessi, grazie soprattutto a tassi bassi che incoraggiano ad accendere il finanziamento. Anno importante anche per le banche, pronte a sfruttare il momento positivo.

02L’anno appena concluso è risultato uno dei migliori per quanto riguarda l’acquisto di immobili tramite accensione di mutuo. I finanziamenti nel 2017, infatti, sono tornati a crescere considerevolmente sotto tutti i punti di vista: importi richiesti, importi erogati, percentuale d’immobile finanziata e scelta del tasso d’interesse.

Mutui: nel 2017 erogati importi maggiori

Come emerge da uno studio effettuato su 25 mila richieste di finanziamento, nel 2017 si registra un aumento di quasi il 4% nell’importo richiesto (salito a 130.210 euro) e del 7,61% in quello erogato (a quota 128.227 euro). Questa è la conseguenza di una ritrovata fiducia del consumatore nell’indebitarsi e nella rinnovata stabilità del sistema bancario, pronto a sfruttare le richieste mutuo pervenute.

Complice i bassi tassi d’interesse e il calo del costo delle case, sono tanti gli italiani che in questi anni hanno scelto di accendere un mutuo, soprattutto per l’acquisto della prima casa, ottenendo un finanziamento fino a 135.032 euro a fronte dei 137.056 richiesti. Non sono aumentati però gli anni di rimborso, che si attestano intorno ai 22, e l’età dei mutuatari che, rispetto al 2016, rimane mediamente giovane (40 anni).

Mutui 2017: tassi giù, LTV su

Questi risultati positivi riflettono lo stato di salute attuale del mercato del credito che, grazie all’azione di Quantitative Easing della BCE, sta garantendo tassi d’interesse particolarmente vantaggiosi sia per chi richiede il tasso variabile (con soluzioni inferiori all’1% di TEAG) sia per chi sceglie il tasso fisso. Nel 2017 quest’ultimi sono circa il 73,6% del totale dei mutuatari (rispetto al 69,8% dell’anno scorso): aumento dovuto in parte al timore dei mutuatari rispetto alla possibile crescita dei tassi, in parte alla tranquillità che possono dare rate costanti a tassi d’interesse impensabili fino a pochi anni fa. Attualmente sul mercato si trovano diverse soluzioni di tasso fisso già a partire dall’1.65%.

In aumento il Loan To Value che nel 2017 ha raggiunto il 61%, rispetto al 57% del 2016, sintomo della volontà dei mutuatari di sfruttare tassi vantaggiosi per mantenere maggiore liquidità a disposizione, evitando quindi di far fondo a tutte le risorse disponibili. Sensibilmente maggiore l’LTV per quanto riguarda la prima casa, in aumento di 5 punti rispetto a 12 mesi fa e ora di poco sotto al 70% del valore dell’immobile: per questo prodotto sicuramente incide la minor disponibilità di liquidità da parte dei mutuatari che devono così richiedere maggior credito per riuscire ad acquistare l’immobile.

Notizie positive anche per il Fondo di garanzia prima casa: grazie al numero crescente di istituti disposti ad accettarlo, soprattutto quelli fortemente legati al territorio, le richiesta avanzate per accendere un mutuo sono aumentate significativamente.

Scrivo di mutui perché sogno di poterne fare uno. Adoro gli indovinelli; sai come si fa a tenere una persona sulle spine? Dopo te lo dico…

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