Lo shopping dei mutui: come funziona?

Niente di nuovo. Nessuna idea particolarmente creativa. Si tratta di una semplice mossa per sfruttare la concorrenza, se di concorrenza si può parlare. In una fase dove il sistema creditizio stenta ad erogare mutui, quale migliore soluzione se non applicare quello che oramai viene chiamato lo shopping del mutuo. In cosa consiste lo shopping dei […]

Niente di nuovo. Nessuna idea particolarmente creativa. Si tratta di una semplice mossa per sfruttare la concorrenza, se di concorrenza si può parlare. In una fase dove il sistema creditizio stenta ad erogare mutui, quale migliore soluzione se non applicare quello che oramai viene chiamato lo shopping del mutuo. In cosa consiste lo shopping dei mutui? Quali vantaggi (o svantaggi) comporta?

Consiste nel presentare la richiesta di un mutuo contemporaneamente in più banche, sfruttando di fatto le differenti politiche di credito dei differenti istituti, sperando di ottenere con un banale calcolo delle probabilità l’importo desiderato più velocemente e con tassi più convenienti.

La naturale pigrizia dei clienti, oltre alla ingiustificata sudditanza psicologica nei confronti delle banche nel chiedere un prestito, determina che ci si rivolge di norma solo alla propria banca, dove già si conosce il personale,  rifiutandosi  di tentare in altri istituti, per paura di varcare la famosa doppia porta a bussola a prova di rapinatori.

 

Niente di più sbagliato! Il mutuo non è un acquisto d’impulso come acquistare un bene di largo consumo. E’ un acquisto programmato, ragionato e che determina un debito a lunghissima scadenza per importi mensili in media vicini al 40% delle proprie entrate. Oltre ad essere lo strumento necessario per finalizzare l’acquisto della propria abitazione.

Internet aiuto molto lo shopping dei mutui, e annulla lo sforzi di girare per filiali con le doppie porte blindate e spesso in mutuiperlacasa.com , si registrano casi “cloni”. Ossia clienti intelligenti che compilano la richiesta di mutuo in 2 o 3 istituti, avviando le istruttorie in simultanea.

 

Ma attenzione a qualche piccolo svantaggio. Innanzitutto il problema che si potrebbe trovare, è quello della segnalazione in CRIF della precedente richiesta. Non avendo ancora dato esito, questa segnalazione rimane “aperta”, cioè risulta la richiesta, ma non l`esito. La banca B potrebbe voler attendere l`esito di A, oppure,  in caso di esito positivo presso di lei, pretendere una “liberatoria” da parte della banca A, dove viene dichiarato che si rinunci all`operazione e l`istruttoria si è quindi conclusa. Questa pratica scorretta della libera concorrenza, deve essere tenuta in considerazione in questi casi, perché non sempre lo “shopping” dei mutui è ben visto dalle banche. Ma a questo pratica scorretta, dovrebbe intervenire il Garante, impedendo di fatto che ad un soggetto aspirante mutuatario venga impedito di poter confrontare, comparare e fare shopping, vietando o limitando a Crif, o ad altre Centrali rischio, di comunicare le intenzioni dei clienti. In quanto, fino a che il credito non verrà concesso, non si capisce il motivo per il quale si debba segnalare la semplice intenzione a richiedere un mutuo al sistema creditizio. Se vale il detto che chiedere non è peccato…

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