Mutui, giro di vite dalle banche: solo il 30% dice si

Le banche erogano sempre meno mutui. Tanto che in base alle richieste registrate negli ultimi 3 mesi in mutuiperlacasa.com su 100 richieste, le risposte positive sono solo 40. In altri tre casi la richiesta e` respinta, con motivazioni diverse; dai redditi insufficienti per il 15%, datore di lavoro poco affidabile per un 5% e Loan […]

Le banche erogano sempre meno mutui. Tanto che in base alle richieste registrate negli ultimi 3 mesi in mutuiperlacasa.com su 100 richieste, le risposte positive sono solo 40. In altri tre casi la richiesta e` respinta, con motivazioni diverse; dai redditi insufficienti per il 15%, datore di lavoro poco affidabile per un 5% e Loan to value (il rapporto tra il mutuo ed il valore dell`immobile) troppo elevato per il 20%. Il dato è confermato anche dall`indagine dell`Adnkronos, che ha avanzato la richiesta a dieci banche per la concessione di un mutuo da 100mila euro a 30 anni, con la busta paga di un dipendente che guadagna 2.200 euro nette al mese.

In sostanza, sempre piu` spesso, le aspirazioni di chi chiede un mutuo si fermano all`istruttoria preliminare, prima ancora che si arrivi alla fase decisiva, quella della perizia sull`immobile. I tempi sono lunghi, si moltiplicano le richieste di informazioni e i parametri su tassi e spese cambiano in continuazione. Il declino della pratica o la richiesta di ulteriore documentazione e` legata nella maggior parte dei casi al rapporto fra l`importo da finanziare, il reddito dichiarato e il valore dell`immobile. Un rapporto che varia da banca a banca e che, in due casi, cambia piu` volte nel corso dei contatti con la stessa banca.

I risultati sono coerenti con una prassi, quella degli istituti di credito tradizionali di concedere il minor numero possibile di mutui, che sembra ormai essersi consolidata.

Le filiali bancarie, evidentemente, ritengono in questa fase non prioritario concedere mutui. Per le banche e` diventato molto piu` redditizio fare trading sui titoli di Stato, prendendo soldi dalla Bce all`1% investendoli in titoli di Stato piu` remunerativi, che non `disperdere` liquidita` nell`economia reale, a imprese e famiglie, attraverso l`erogazione di finanziamenti e mutui.

“Ci sono comunicazioni interne, anche scritte, per veicolare un messaggio piuttosto semplice: fate pochi mutui”, ha confessato all`Adnkronos uno dei responsabili retail di una delle principali banche italiane che, per ovvie ragioni, preferisce restare anonimo. “Basta una clausola diversa, un termine anticipato o un tetto alzato di poche migliaia di euro, magari con disposizioni temporanee e facilmente occultabili in caso di necessita`, per decretare il fallimento di un`istruttoria di mutuo”, ha spiegato il manager.

E` evidente che, in momenti come questi, i comparatori di mutui on line offrono una grande opportunità sia di convenienza, sia di scelta di banche. Non è nuova, infatti, la prassi di richiedere un mutuo contemporaneamente in più banche, aumentando la possibilità di approvazione. Ovviamente on line è più facile, mentre andare per sportelli diventa un perdita di tempo inutile.

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