Euribor 3 mesi storico

Euribor 3 mesi storico: andamento dal 1999 ad oggi

L’andamento dell’ Euribor 3 mesi storico è piuttosto ondivago nonostante sia stato istituito solamente a partire dal 1999.

In meno di vent’anni l’Euribor ha visto un continuo movimento dell’indice, salvo pochi brevi periodi nei quali è cresciuto o decresciuto in modo costante. Il suo grafico però rivela due dati positivi per i mutuatari: l’indice è in discesa dal 1999 ad oggi e uno dei periodi di maggior stabilità lo sta vivendo proprio negli ultimi due-tre anni, con variazioni minime sempre al di sotto della parità.

Euribor 3 mesi: storico incoraggiante

Com’è possibile vedere dal grafico la partenza dell’indice inizia dal valore 3.14% nel Gennaio 1999, crescendo e mantenendosi oltre i 400 punti tra Maggio 2000 e Agosto 2001, in concomitanza con la bolla finanziaria delle dotcom che mandò in crisi le borse. Da lì in poi una lunga discesa fino all’Aprile 2004 con l’Euribor che tocca il suo minimo storico, 1.86%, salvo poi ricominciare a crescere con i primi problemi strutturali del mercato immobiliare USA e con le via via sempre peggiori condizioni del sistema finanziario: nel 2007 le voci di un sistema intasato da titoli tossici inizia a farsi spazio nel mondo della speculazione, fino a toccare i massimi di sempre a Ottobre 2008 con il tasso a 5.11%.

Il mercato, in seguito al default di Lehman Brothers del mese precedente, soffre di crisi di liquidità e l’accesso al credito è congelato: non si erogano più finanziamenti ai privati e i prestiti interbancari sono così cari che, di fatto, chi ha un mutuo a tasso variabile è costretto a pagare rate da capogiro e a correre ai ripari, chiedendo conversioni del tasso verso il fisso o cercando di sospendere i pagamenti. Molte delle soluzioni che oggigiorno si trovano sul mercato (tassi misti, clausole floor, sospensione delle rate ecc) si sono rese necessarie dopo le esperienze di questi anni, in cui l’insolvenza divenne così alta che vennero messe a nudo tutte le lacune del sistema bancario.

L’andamento del tasso torna a scendere e nel giro di 18 mesi (Aprile 2010) arriva a 0.64% per poi risalire a 1.60% nel Luglio 2011. Questa sarà l’ultima ripartenza dell’indice Euribor 3 mesi, coincidente con l’esplosione della crisi del debito sovrano in Europa e il rischio default sfiorato per molti paesi (Grecia, Portogallo, Italia e Spagna su tutti). A questo punto la situazione di interi paesi, continenti e delle relative economie è piuttosto precaria e asfittica, soprattutto per via della necessaria austerità adottata. La ripresa economica, trainata dagli investimenti, non può che essere una boccata d’ossigeno e la decrescita costante del costo del denaro aiuta privati e imprese a ripartire: nel 2015 la partenza del Quantitative Easing (QE) aiuta ulteriormente la decrescita dei tassi che, contro ogni aspettativa e teoria, prima toccano la parità (Aprile-Maggio 2015) per poi scendere fino al minimo storico assoluto dell’intero 2017, con il tasso fermo a -0.37%.

Tenendo conto che il QE è stato dimezzato e prolungato fino almeno a Settembre 2018 è logico pensare che i tassi rimarranno bassi o comunque sotto la parità anche per il prossimo futuro, regalando ai mutuatari presenti e futuri possibilità economiche insperate fino a pochi anni fa, quando tassi impazziti fecero toccare interessi nell’ordine del 7-8%.

 

La media dell’Euribor 3 mesi ogni anno dal 1999 in poi.

Anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Media 4.15 2.91 4.24 4.12 3.21 2.25 2.06 2.13 2.97
Anno 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Media 4.51 1.23 0.81 1.39 0.57 0.22 0.21 -0.22 -0.26 -0.33

Scrivo di mutui perché sogno di poterne fare uno. Adoro gli indovinelli; sai come si fa a tenere una persona sulle spine? Dopo te lo dico…

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