Capita spesso che si decida di accendere un mutuo per l’acquisto prima casa senza tener conto di tutte le spese che arriveranno dopo, non solo relative a eventuali lavori di ristrutturazione ma anche all’effettivo costo della vita una volta dentro.
Come abbiamo visto in alcuni dei nostri approfondimenti, il riscaldamento a pavimento rappresenta oggi un ottimo investimento per risparmiare sui consumi legati alle spese di riscaldamento: questo perché grazie alla legge di stabilità 2018, tutte le spese legate alla riqualificazione energetica saranno agevolate dall’Ecobonus. Esso, infatti, è previsto di diritto a tutti i possessori di immobili che hanno in previsione di migliorare la classe energetica e effettuando interventi, come cambio degli infissi, il pavimento appunto, i doppi vetri, pannelli solari, che riducono il fabbisogno energetico per il mantenimento del calore.
A differenza dei normali caloriferi, il riscaldamento a pavimento consente di avere una temperatura inferiore ma costante in tutta la casa. In termini numerici questo tipo di riscaldamento genera un risparmio di circa il 7% per ogni grado in meno sulla bolletta.
A proposito di bolletta un altro importante peso lo assumono le spese per l’energia elettrica e il gas, da cui dipendono illuminazione e alimentazione degli elettrodomestici. Le offerte luce per questo tipo di consumo sono davvero numerose e molti portali mettono a disposizione dei comparatori per trovare quella più adatta alle proprie esigenze.
Cosa influisce maggiormente sulle offerte luce?
Ci sono alcuni elementi che influiscono sulle spese per la bolletta della luce e dell’energia elettrica in generale e dipendono in maggior parte dal fornitore. Questi sono il margine sul servizio di vendita, i costi per la distribuzione e le imposte stabilite dallo Stato. Per scegliere il contratto migliore tra le tante offerte luce presenti sul mercato è importante tener conto di alcuni fattori fondamentali:
– Fasce orarie e giorni della settimana: se, ad esempio, l’utente utilizza l’energia elettrica solo in alcuni momenti della giornata è più conveniente scegliere un’offerta multioraria che offre prezzi agevolati di sera o durante il weekend; se invece l’utilizzo della corrente è giornaliera la soluzione è un’offerta monoraria
– La potenza: può variare da un minimo di 1,5 kW a un massimo di 6kW
– Le fonti energetiche (energia verde o meno)
– Il costo del kWh, che dipende dal mercato
Mercato di maggior tutela e mercato libero
Vediamo nel dettaglio la differenza, in termini di costo dell’energia elettrica, tra mercato di maggior tutela e mercato libero. Nel primo caso le condizioni economiche e contrattuali vengono definite ogni 3 mesi dall’AEEGSI (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico) sia nelle tariffe con fascia unica -nell’ultimo trimestre pari allo 0,06568 euro/kWh- sia nelle multiorarie -0,07319 euro/kWh dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, 0,06214 euro/kWh dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 e il sabato dalle 7 alle 23 e nelle ore notturne- festività nazionali escluse.
Nel mercato libero il costo dell’energia, che comprende anche servizi e vantaggi abbinati alla tariffa, dipende dalle proposte dei fornitori e può essere scontato al prezzo variabile dell’AEEGSI oppure bloccato per un periodo minimo di un anno (alcune società regalano addirittura dei bonus sulla prima bolletta).