contratto preliminare di compravendita

Contratto preliminare di compravendita

Quali obblighi conseguono al contratto preliminare di compravendita (cd compromesso) e in che modo la clausola di condizione sospensiva tutela in caso di mutuo negato

Il contratto preliminare di compravendita immobiliare è uno step fondamentale nell’acquisto di casa. Quando va fatto e a quali condizioni e requisiti? A cosa serve e in che modo è collegato alla richiesta di mutuo per la casa? Andiamo per ordine.

Contratto preliminare di compravendita: requisiti e scopo

Se chi vende casa accetta la proposta di acquisto fatta dal cliente interessato si stipula il cd contratto preliminare di compravendita. Quest’ultimo, come suggerisce il nome stesso, contiene le condizioni della futura e successiva vendita: spiega in altre parole in che modo avverrà la consegna immobiliare. Con la firma del contratto preliminare di compravendita e il deposito della in caparra confirmatoria le parti si obbligano reciprocamente (per questo motivo si parla anche di compromesso): per chi compra l’obbligazione assunta è quella di corrispondere il prezzo pattuito entro la data che è stata fissata per il rogito, per chi vende invece chiaramente quella di trasferire la proprietà entro la medesima data e alle condizioni fissate nel contratto. Cosa accade però se nel frattempo viene meno una condizione di procedibilità indispensabile come quella della copertura economica necessaria per comprare casa?

Condizione sospensiva contratto di compravendita e accettazione mutuo

Nella grande maggioranza dei casi chi compra casa oggi chiede un mutuo ipotecario per coprire in tutto o in parte dell’acquisto (di norma le banche finanziano fino all’80% del valore dell’immobile). Eppure nonostante la percentuale di acquisti immobiliare a seguito di mutuo ipotecario, qualcuno ancora sottovaluta l’importanza della condizione sospensiva nel contratto preliminare di compravendita. Come abbiamo visto sopra infatti dopo la firma di questo compromesso, il cliente è obbligato ad adempiere all’obbligazione assunta di acquistare casa. Cosa succede se il mutuo viene negato? In ordine temporale infatti il mutuo viene chiesto dopo il contratto preliminare: prima di tutto per una ragione logica (a che servirebbe chiedere il mutuo casa se poi non si trova l’immobile giusto?) ma anche per una motivazione tecnica perché tra i documenti per la richiesta di mutuo c’è anche proprio la copia della proposta di vendita accettata.

Mutuo negato: cosa succede al contratto preliminare di compravendita?

Se il mutuo viene rifiutato però, senza che sia stata espressamente inserita una clausola sospensiva che tuteli l’acquirente, l’obbligazione alla compravendita resta in essere. La condizione sospensiva nel contratto preliminare serve proprio a condizionare l’acquisto al buon esito della richiesta di mutuo specificando che, in mancanza del riconoscimento del finanziamento, il contratto è da ritenersi nullo e inefficace e che, altra cosa da specificare per scritto, non saranno dovute neppure le provvigioni all’agenzia immobiliare.

Una simulazione del mutuo casa può essere utile da questo punto di vista per valutare in maniera preventiva quali sono le proprie possibilità di accesso al credito e avere un’idea di quella che, fissato un importo, sarebbe la rata da sostenere in seguito all’applicazione degli interessi. Se vi state chiedendo se la banca vi concederà il mutuo ipotecario, provate dunque a calcolare la rata con il nostro simulatore online.

Da sempre appassionata di scrittura e alla continua ricerca di storie da raccontare. Mi affaccio al mondo dei mutui, argomento non sempre di facile comprensione per tutti, per aiutare chi è alla ricerca di informazioni utili. Non posso vivere senza: musica, amici e wafer 🙂

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