BANKITALIA: LAZIO, 75% MUTUI A TASSO VARIABILE |
Secondo quanto si legge nel Rapporto sull`economia del Lazio diffuso oggi dalla Banca d`Italia e riproposto dall`Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale (ASCA) aumentano i mutui a tasso variabile nel Lazio, mentre diminuisce il credito al consumo. “I prestiti concessi dalle societa` finanziarie e dalle banche nel primo semestre del 2011 alle famiglie hanno proseguito a crescere sui ritmi della fine del 2010 (a giugno 2011, 4,7 per cento sul periodo corrispondente). Secondo dati provvisori, la tendenza sarebbe proseguita anche nel bimestre luglio-agosto. All`espansione hanno contribuito principalmente i finanziamenti per l`acquisto di abitazioni (4,7 per cento a giugno 2011). Il 75 per cento circa dei nuovi mutui e` stato erogato a tasso variabile“. Nel secondo trimestre dell`anno – si legge – il tasso annuo effettivo globale medio sulle nuove erogazioni per l`acquisto delle abitazioni e` ulteriormente aumenta-to, portandosi al 3,3 per cento dal 3,1 per cento registrato nell`ultimo trimestre del 2010. E` proseguita anche la fase di riduzione del credito al consumo: a giugno i finanziamenti di banche e societa` finanziarie si sono ridotti dello 0,8 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti; la riduzione ha interessato principalmente le banche (-1,4 per cento). Il rapporto rileva anche che per quanto riguarda la qualita` del credito, nella media dei quattro trimestri terminanti a giugno 2011 il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti complessivi si e` attestato su livelli lievemente superiori a quelli della fine del 2010 (1,9 per cento) e in linea con il dato nazionale. Il tasso di ingresso in sofferenza per le imprese si e` ulteriormente ampliato, raggiungendo il 2,5 per cento. Al peggioramento della qualita` del credito alle imprese ha contribuito in particolare l`aumento dei flussi di nuove sofferenze nel settore delle costruzioni. Il tasso d`ingresso in sofferenza per le famiglie si e` sostanzialmente stabilizzato sul livello della fine del 2010 (1,1 per cento). “Rimane elevato il credito alla clientela con difficolta` di rimborso, spiega ancora il Rapporto. Per le imprese medie e grandi, la quota di crediti sui quali banche e societa` finanziarie rilevano temporanee difficolta` di pagamento (incagli e prestiti ristrutturati) rimane su livelli piu` elevati rispetto a quelli di inizio della crisi e tende ad aumentare (5,9 per cento a giugno 2011 contro il 5,5 per cento a dicembre 2010); dal terzo trimestre del 2010, l`indicatore per le aziende di piccole dimensioni si e` invece stabilizzato su valori inferiori a quelli rilevati per le imprese medie e grandi“. |