mutui irregolari

Quando i mutui sono irregolari? Come riconoscerli

Dopo la crisi del 2008, che ha determinato grandi scossoni in tutti i mercati ed in tutte le economie, diversi operatori si sono trovati davanti a situazioni mai viste prime: l’incertezza ha spesso portato a situazioni al limite o addirittura illegali; non ne sono esclusi i finanziamenti, che hanno visto negli ultimi anni un aumento esponenziale […]

Dopo la crisi del 2008, che ha determinato grandi scossoni in tutti i mercati ed in tutte le economie, diversi operatori si sono trovati davanti a situazioni mai viste prime: l’incertezza ha spesso portato a situazioni al limite o addirittura illegali; non ne sono esclusi i finanziamenti, che hanno visto negli ultimi anni un aumento esponenziale dei mutui irregolari. Una situazione che ha dell’assurdo, che vede protagoniste in negativo diverse banche a danno dei mutuatari, costretti a pagare rate maggiori di quanto dovuto. Ora però si può ottenere il rimborso di quanto pagato in più, che in alcuni casi arriva a diverse decine di migliaia di euro.

Come identificare i mutui irregolari

Molte volte capita di avere tra le mani il contratto del proprio mutui, di averlo firmato e di comprendere “abbastanza bene” che cosa contiene. Il più delle volte però non tutte le informazioni contenute sono di facile comprensione o memorizzazione: è facile dimenticarsi della presenza di una clausola o di non darle peso nel momento della stipula, vuoi perché si verificherà solo in rari casi, vuoi perché non ne comprendiamo a fondo tutte le possibili evoluzioni.

E’ bene quindi, in caso di dubbi, rivolgersi a studi legali, meglio se specialisti in materia; analizzando la copia del contratto del nostro mutuo potremo verificare la presenza di clausole sfavorevoli per il cliente, illegittime e che possono determinare addirittura la nullità del contratto con il recupero delle somme versate. Può capitare che vengano applicati tassi usurari (violando il TEGM, pubblicato trimestralmente dalla Banca d’Italia) o che, anche senza clausole, le banche si comportino diversamente da quanto stipulato. Una perizia sul proprio contratto è fondamentale per valutare un’azione legale contro l’istituto presso il quale abbiamo contratto il mutuo e per capire a quanto ammonta il danno.

Possiamo, prima di chiedere aiuto ad un avvocato, verificare noi stessi che la somma di tutti i costi che abbiamo sostenuto siano inferiori al limite massimo pubblicato trimestralmente sul sito della Banca d’Italia.

Mutui irregolari: pubblicità ingannevole

Alcuni dei mutui irregolari sono tali a causa della pubblicità ingannevole messe in atto da alcune banche che hanno spinto i mutuatari a sottoscrivere un mutuo a condizioni che poi si sono rivelate differenti.

La pubblicità è una forma di comunicazione che ha come obiettivo quello di informare un soggetto circa le caratteristiche di un servizio o prodotto e ad influenzarne le scelte immediate o future. La pubblicità può quindi far conoscere un bene sconosciuto oppure serve per porsi, agli occhi del potenziale cliente, come migliore rispetto ai concorrenti. Il suo utilizzo è quindi una leva molto forte, capace di spostare gli equilibri di un intero settore: dare un’informazione ingannevole, non veritiera, non completamente vera o incompleta, tale per cui un soggetto venga indotto in errore o possa essere indotto ad errare è da ritenersi pubblicità ingannevole (come espresso dall’art. 2 del D.Lgs. 74/1992). Influenzando le scelte economiche di un soggetto si va anche a ledere un concorrente, il quale magari non sta facendo pubblicità ingannevole. Un esempio può essere una pubblicità che fa riferimento ad un TAEG particolarmente vantaggioso, in grado di modificare le scelte dei consumatori ed ottenerne un vantaggio: comunicare un valore differente da quello che poi verrà applicato costituisce un illecito.

Mutui irregolari: la clausola floor

Un’ altra modalità riscontrata nei mutui irregolari è quella relativa alla “floor clause”. Letteralmente clausola pavimento, la clausola floor rappresenta un tasso base al di sotto del quale non si potrà scendere. E’ una clausola solitamente inserita dalle banche per tutelarsi nei casi in cui i tassi di riferimento (Euribor ed Eurirs) scendano al di sotto di un certo valore (solitamente 0%). In periodi come questi, con tassi negativi, la presenza di questa clausola garantisce alla banca di mantenere inalterato il suo spread bancario, il suo guadagno. Qualora i tassi scendessero sotto lo zero la banca vedrebbe ridursi il proprio profitto, essendo il tasso per il mutuatario la somma dello spread bancario e del tasso di riferimento: ad esempio se lo spread fosse del 2% e il tasso di riferimento dell’ 1%, il tasso per il mutuatario sarebbe del 3%. Se invece il tasso di riferimento fosse del -0.25% allora si verificherebbero due possibilità:

  1. se è presente la clausola floor il tasso da pagare sarà comunque del 2%;
  2. se non è presente la clausola il tasso da pagare sarà dell’ 1.75%.

La Banca d’Italia ha rilevato più volte questo comportamento da parte delle banche: in molti contratti infatti le banche facevano valere la clausola pur non essendo presente nel contratto, ottenendo indebitamente degli interessi non dovuti.

Come richiedere il rimborso dei mutui irregolari?

Appare chiaro che i clienti che si sono visti applicare tassi d’interesse maggiorati rispetto a quanto dovuto hanno il diritto ad essere rimborsati. La prima cosa da fare è parlare con il direttore della propria filiale per ottenere selle spiegazioni e risolvere la questione. Qualora non si riuscisse a riparare il danno il consiglio è quello di procedere come sopra riportato: appurato il torto dell’istituto procedere con i reclami e, infine, fare ricorso tramite l’ABF, Arbitro Bancario Finanziario.

 

Continua a leggere

Articolo precedente
mutui surrogabili
News

Tutti i mutui sono surrogabili?

Articolo successivo
mutui ai minimi
News

Mutui: come sfruttare i tassi ai minimi