Mutuo separazione

Mutuo cointestato e separazione

Cosa succede quando una coppia decide di separarsi ma ha il mutuo cointestato? Ecco cosa si può fare in caso di separazione per continuare a pagare le rate del finanziamento.

Cosa succede quando una coppia sposata decide di separarsi ma il mutuo è ancora intestato a tutti e due? Purtroppo negli ultimi anni è diventato sempre più frequente separarsi prima ancora di finire di pagare le rate del mutuo, soprattutto nel caso in cui le coppie sposate devono ripartirsi il patrimonio che hanno investito per l’acquisto della casa. Le variazioni della normativa e l’introduzione del divorzio breve hanno fatto registrare un incremento dei divorzi del 57%  dal 2014 a oggi e delle separazioni del 2,7%.

Che cos’è un mutuo cointestato?

Più frequentemente richiesto dalle coppie sposate, il mutuo cointestato è un finanziamento intestato a due mutuatari in presenza di garanzie e affidabilità creditizia. A differenza di quanto credono in molti, questa tipologia di mutuo può essere richiesta anche da due persone con un diverso tipo di legame, magari solo conviventi, amici o parenti.

Chi decide di cointestare un mutuo può avere accesso a detrazioni dei costi passivi al 19% fino ad una cifra massima di 4.000€, da ripartire tra i due titolari del mutuo (spesa massima detraibile di 2.000€ a testa). Nel caso di coppie sposate, se uno dei due coniugi è a carico dell’altro, questi potrà detrarre il 100% degli interessi passivi. Se invece la proprietà della casa non è cointestata ma soltanto il mutuo, potrà accedere alla detrazione soltanto la persona alla quale sono intestate entrambe le cose, quindi finanziamento e immobile.

Mutuo separazione consensuale

La casa è, nella maggior parte delle volte, l’oggetto più conteso e solitamente sul quale grava il mutuo. In caso di separazione consensuale colui che, tra i due coniugi, decide di non continuare a sostenere i costi del finanziamento può richiedere il recesso del contratto e lasciare la rata intera all’ex tramite documento consensuale di separazione, senza far intervenire un giudice. Può anche accadere che il marito (o la moglie, anche se è un caso meno frequente) in fase di separazione, continui a corrispondere per intero la rata del mutuo dell’abitazione: in questo caso può essere ridotto l’assegno di mantenimento, secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza.

Una soluzione che si può adottare è quella dell’accollo, in questo modo uno dei due coniugi diventa intestatario dell’abitazione e del suo relativo mutuo, previa accordo tra mutuatari e banca, fino ad estinzione del debito. È possibile addirittura rimborsare al coniuge che esce dal contratto le rate già pagate, anche qui dopo preso accordo tra le due parti.

Mutuo separazione: cosa succede in caso di insolvenza?

Quando si decide di cointestare un mutuo è bene tenere a mente che possono presentarsi dei rischi nel caso in cui uno dei due coniugi non paghi nei tempi le rate. In caso di insolvenza, la Banca può agire legalmente nei confronti dell’intestatario dell’immobile, chiedendo il pagamento delle rate. Se quest’ultime non vengono pagate, l’immobile può essere venduto al miglior offerente tramite asta dopo il pignoramento ufficiale.

Surroga in caso di mutuo stipulato anni prima

Una soluzione per le coppie che hanno deciso di cointestare un mutuo molti anni fa è la surroga o sostituzione del mutuo. In questo caso il coniuge, che rimane unico intestatario sia del mutuo che dell’immobile, deve liquidare all’ex la metà dell’importo complessivo delle rate pagate fino al momento della separazione.

 

Da sempre appassionata di scrittura e alla continua ricerca di storie da raccontare. Mi affaccio al mondo dei mutui, argomento non sempre di facile comprensione per tutti, per aiutare chi è alla ricerca di informazioni utili. Non posso vivere senza: musica, amici e wafer 🙂

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