Mutui: Gran Bretagna-Italia 6 a 1

Stessi abitanti dell’Italia, minore numero di proprietari, mutui erogati ben 6 volte di più. Questa è la paradossale differenza di velocità tra i 2 paesi. Basti pensare che nel corso dell’ultimo anno la sola Banca Nationwide è arrivata a controllare il 15,1% del mercato dei mutui del Regno Unito, con un giro d’affari pari a […]

Stessi abitanti dell’Italia, minore numero di proprietari, mutui erogati ben 6 volte di più. Questa è la paradossale differenza di velocità tra i 2 paesi.

Basti pensare che nel corso dell’ultimo anno la sola Banca Nationwide è arrivata a controllare il 15,1% del mercato dei mutui del Regno Unito, con un giro d’affari pari a 21,5 miliardi di sterline (circa 25 miliardi di euro) che è esattamente il volume totale di tutti i mutui erogati in Italia nel 2012.

A dichiararlo è il Financial Times, sottolineando che l’incremento è dovuto principalmente al notevole aumento dei prestiti concessi agli acquirenti di prime abitazioni, saliti di oltre il 75%.

Chris Rhodes, direttore esecutivo di Nationwide, ha spiegato che secondo la società il comparto dei mutui è destinato nel prossimo periodo a giocare un ruolo fondamentale nella ripresa del mercato immobiliare. Per questo  hanno deciso di concedere più mutui alle famiglie che desiderano comprare la loro prima casa. In particolare hanno sfruttato il piano “Save to buy scheme”, che è stato messo in campo per offrire soluzioni di risparmio orientate all’acquisto di un’abitazione.

Nell’ultimo periodo in Italia non si sente altro che parlare di calo dei mutui residenziali e non pochi addetti ai lavori hanno espresso preoccupazione per il livello di concentrazione raggiunto dal mercato dei mutui. Attualmente il comparto è nelle mani di sole 5 banche (Intesa, ING Direct, CheBanca, BNL-Bnp Paribas e UBI) , alcuni player hanno ridotto del 90% la loro offerta , e i grandi Gruppi Immobiliari hanno dovuto smettere di proporre mutui per effetto del d.lgs 141 che vieta loro di svolgere questa attività complementare alla vendita di case. Una situazione che reca un pesante rallentamento della concorrenza e favorisce l’immobilismo dei prezzi e delle offerte.

Il neo ministro alle attività produttive, Zanonato,  ha dichiarato proprio in questi giorni che il governo stanzierà fino 10 miliardi di euro in mutui per favorire la ripresa del mercato immobiliare, segno tangibile che se questo mercato non ripartirà il sistema produttivo italiano stenterà a riprendersi.

 

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