Manovra BCE: taglio spread a favore dei mutui per la casa

  Notizie positive per i possessori di mutui. Lo spread inizia infatti a scendere, tornando a livelli accettabili, dopo che Mario Draghi (Bce) ha deciso di tagliare i tassi, i quali passano quindi dall’1,5% all’1,25% (equivalente a una riduzione di 25 punti base). Si prevede che questa misura abbia effetti positivi su tutti i prestiti […]

 

Notizie positive per i possessori di mutui. Lo spread inizia infatti a scendere, tornando a livelli accettabili, dopo che Mario Draghi (Bce) ha deciso di tagliare i tassi, i quali passano quindi dall’1,5% all’1,25% (equivalente a una riduzione di 25 punti base).

Si prevede che questa misura abbia effetti positivi su tutti i prestiti a tasso variabile e sui mutui casa, che sono in larga parte “agganciati” agli indici euribor/’ target=’_blank’>Euribor. E lo scenario di prospettiva al ribasso delineato dallo stesso Draghi per il prossimo futuro potrà contribuire a tenere bassi anche gli indici Irs, utilizzati per definire i tassi fissi dei mutui.
Intanto, a conti fatti, per un prodotto medio (130mila euro a 20 anni, stipulato circa due anni fa) il risparmio potrebbe essere di 14 euro mensili, ovvero circa 173 euro l’anno. La riduzione della rata sarebbe ancora PIù sostanziosa su mutui a 25 e 30 anni. 
Insomma, una boccata d’ossigeno per i mutuatari italiani, che negli ultimi mesi avevano visto raddoppiare lo spread, passato dall`1,20%-1,30% di marzo al 2,50%-2,60% di inizio novembre. Arrivando a toccare, in alcuni casi, il 4,5%.
 
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