Il piano salva casa arriva dagli USA e passa per la Fed

La Fed – Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti d`America – potrebbe decidere di sostenere il mercato immobiliare, varando un piano di acquisto di mbs  (Mortgage Backed Securities: titoli di credito garantiti da un pool di prestiti ipotecari di tipo residenziale o commerciale che derivano da un processo di securitization che trasforma i […]

La Fed – Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti d`America – potrebbe decidere di sostenere il mercato immobiliare, varando un piano di acquisto di mbs  (Mortgage Backed Securities: titoli di credito garantiti da un pool di prestiti ipotecari di tipo residenziale o commerciale che derivano da un processo di securitization che trasforma i mutui ipotecari in titoli scambiabili sul mercato), con l’obiettivo di ridurre i tassi sui mutui favorendo gli acquisti e, possibilmente, un incremento dei prezzi delle case.

 

Dopo il meeting della Bce del 7 dicembre, si attende quello della Fed  previsto per martedì 13 per scoprire il reale stato dell’economia Usa e l’impatto che ha avuto sugli Stati Uniti la crisi di Eurolandia.

 

Il piano casa potrebbe essere di circa 600 miliardi di dollari, in linea con il programma di acquisto che era stato deciso nel novembre 2010. Il mercato immobiliare, infatti, è la principale fonte di debolezza per l’economia statunitense.

Sulla base delle stime degli economisti di Convergex, ogni incremento del 5% dei prezzi delle case favorirebbe un calo del tasso di disoccupazione dello 0,4%. Sostenendo i prezzi delle case, inoltre, aumenterebbe l’effetto ricchezza delle famiglie, con una positiva ricaduta sui consumi.

 

Nello studio «Comparing the Wealth Effects: The Stock Market vs The Housing Market» è emerso che un rialzo del 10% dei prezzi delle case spinge al rialzo i consumi dello 0,4%, mentre un rialzo del 10% delle quotazioni del mercato azionario non ha alcun impatto sulle spese dei cittadini. Al momento i principali tentativi della Fed di ravvivare il mercato immobiliare riducendo i tassi di interesse sono falliti e anche il QE3 potrebbe avere la stessa sorte qualora il livello delle scorte di case invendute e di case pignorate sul mercato restasse troppo elevato.

 

(Fonte Milano Finanza)

 

 

 

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