Bonus casa 2018

Il Bonus Casa 2018

Tra le diverse disposizioni incluse nella Legge di Bilancio 2018 del Governo Gentiloni, il Bonus Casa ha avuto subito una accoglienza positiva da parte di cittadini ed imprese del settore.

Il Bonus Casa 2018 riguarda la riconferma di iniziative proposte per incentivare il mercato immobiliare e tutto l’indotto correlato e rendere l’Italia un Paese più sostenibile che riduce gli sprechi ed emette meno CO2 e CO, in linea con i piani Europei. Inoltre, tocca da vicino un problema che pochi altri Paesi dell’Unione hanno: la sismicità.

I bonus permettono di scaricare dalle imposte sul reddito una parte della quota spesa per lavori ed acquisti inclusi nella normativa. Vediamo dunque nel dettaglio di cosa stiamo parlando, analizzando il Bonus Casa 2018 in tutte le categorie di applicabilità.

Ristrutturazioni: le detrazioni per il 2018

Le ristrutturazioni sono state la linfa vitale del mercato italiano del mattone negli ultimi anni: la crisi economica in primis, ma anche la necessità di recuperare e migliorare spazi in un Paese densamente popolato e deturpato dall’abusivismo, hanno spinto gli Italiani a recuperare immobili esistenti da ristrutturare anziché costruire ex-novo.

Questo ha creato un indotto positivo, incoraggiato anche dai vari bonus, ed ha permesso la nascita di diverse imprese innovative come Facile Ristrutturare, che offre un servizio “chiavi-in-mano” su tutto il territorio italiano, promettendo una ristrutturazione senza grattacapi sia per la parte tecnica che per quella burocratica (bonus inclusi).

In quest’ottica dunque il bonus ristrutturazione 2018 era attesissimo dal settore edilizio. Questo permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione di un immobile fino ad un massimo di 96.000 €, suddividendolo in 10 quote.

Ecobonus e Bonus Caldaia

Anche l’Ecobonus è incluso nella legge di bilancio 2018 e permette di effettuare investimenti di diverso tipo per rendere più efficiente l’abitazione dal punto di vista del risparmio energetico. Si tratta di una detrazione del 65% per una spesa massima di 100.000€ che, come per il bonus ristrutturazioni 2018, si divide in 10 quote annuali.

L’Ecobonus permette di investire in interventi che rendono più efficiente l’abitazione dal punto di vista dei consumi energetici, quindi interventi di:
• Coibentatura
• cappotto termico
• sostituzione infissi, pavimenti
• sostituzione degli impianti di riscaldamento per modelli più efficienti
• installazione di impianti fotovoltaici

Nell’Ecobonus è stato inserito anche un bonus domotica, anche questo con una detrazione del 65%, che prevede la detrazione per l’acquisto di dispositivi per il controllo a distanza degli impianti. Il bonus è valido anche per i condomini ed è stato esteso alle case popolari.

Un altro aspetto fondamentale dell’Ecobonus 2018 è il c.d. “bonus caldaia” che può variare dal 65% al 50%. La detrazione può essere richiesta da coloro che installano una caldaia a condensazione di classe A. Se la caldaia è accompagnata da sistemi di termoregolazione (come termostati di classe V, VI o VII) o da pompe di calore, la detrazione sarà del 65%, senza valvole del 50%.

Qual è la differenza tra una caldaia a condensazione ed una “vecchia caldaia”? La Caldaia tradizionale, tecnicamente detta “a combustione” disperde oltre il 10% di calore in forma di vapore acqueo ed altro in forma di fumi. La caldaia a condensazione permette appunto di condensare il vapore acqueo evitando che questo venga disperso nell’aria, inoltre le caldaie moderne hanno sistemi diversi e più efficienti di gestione dei fumi riducendo ancora di più la disperazione di calore.

Sismabonus 2018: detrazioni fiscali contro il terremoto

Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, il bonus casa 2018 include anche un tema caldo che in Italia abbiamo visto tutti quanti materializzarsi come tragedia: i sismi. Il nostro è un Paese altamente sismico ma il problema più serio è che l’edilizia e l’urbanistica non sono ancora totalmente antisismiche. Ecco perché ad esempio, in Giappone ci sono quasi ogni mese scosse come quelle che hanno colpito il centro Italia di recente, ma nessuna città viene distrutta.

L’adeguamento antisismico però non è una cosa da poco e per questo il Sismabonus incoraggia gli interventi di miglioramento degli edifici ai sensi di una migliore resistenza ai terremoti con una detrazione dell’85% delle opere, il 100% della detraibilità del costo di una ispezione di diagnosi sismica.

Inoltre, nota molto importante, chi non ha tasse da scaricare potrà trasferire il credito di imposta ad altri intermediari finanziari. Ad esempio il credito può essere trasferito alla banca che concede un prestito per i lavori che a sua volta potrà scontare interessi minori al cittadino.

Bonus Unico Condomini 2018

Molti dei bonus sono già estesi ai condomini, ma il bonus unico condomini permette di aprire un solo cantiere e di semplificare di molto il lavoro e la burocrazia, per un duplice intervento di riqualificazione energetica e sismica detraibile dall’80 all’85% a seconda dell’efficienza e riduzione del rischio raggiunte.

Bonus Mobili 2018

Il settore mobili è quello che va in crisi per primo quando l’edilizia va male, per questo negli anni si è attivato un bonus mobili che, nella riconferma del 2018, permetterà una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici a tutti coloro che abbiano effettuato una ristrutturazione dal 2017 ed entro il 31 dicembre 2018 (sempre che a fine 2018 il bonus non venga riconfermato e prolungato).

Bonus Verde 2018

Una detrazione del 36% fino a 5000 euro per interventi di recupero e sistemazione del verde in qualsiasi area scoperta: giardini, cortili, terrazzi anche se condominiali. Questo bonus è la vera novità del 2018, visto che anche sui temi del decoro urbano in Italia siamo indietro rispetto ai partner europei.

Per tutti i bonus, ovviamente, bisogna produrre tutti i documenti necessari per l’avvio dei lavori, essere in possesso delle eventuali autorizzazioni comunali, ed avere effettuato pagamenti in modi tracciabili. Abolito invece l’obbligo che in passato prevedeva di dover comunicare l’inizio dei lavori all’Agenzia delle Entrate. Vale la pena comunque controllare il sito dell’Agenzia per avere tutte le indicazioni sugli obblighi da assolvere.

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