Guerra Libia: Prezzo petrolio alle stelle

La guerra in Libia potrebbe far alzare in prezzo del petrolio fino alle stelle.   La Libia è una delle più grandi economie petrolifere del mondo, con circa il 3,5% delle riserve mondiali di petrolio, quasi il triplo di quelle degli Stati Uniti.   La guerra in Libia potrebbe causare un impatto immediato sul prezzo […]

La guerra in Libia potrebbe far alzare in prezzo del petrolio fino alle stelle.

 

La Libia è una delle più grandi economie petrolifere del mondo, con circa il 3,5% delle riserve mondiali di petrolio, quasi il triplo di quelle degli Stati Uniti.

 

La guerra in Libia potrebbe causare un impatto immediato sul prezzo del petrolio.

 

Dall’ inizio della rivoluzione e della guerra in Libia, il prezzo del petrolio è aumentato del 18% e attualmente il prezzo del petrolio è di 104,42 dollari al barile ad aprile.

 

 Da agosto del 2010, il prezzo del petrolio è salito da 75,93 a 104,42 dollari al barile,  con un  aumento del + 37,5%.

 

La guerra in Libia potrebbe spingere il prezzo del petrolio a livelli esorbitanti, dando il via ad una spirale inflazionistica di livello mondiale, che porterebbe un impoverimento della popolazione mondiale.

 

Se la guerra in Libia, portasse un aumento del prezzo del petrolio per un periodo prolungato, esso sarebbe devastante per l’economia mondiale: i costi di produzione dei prodotti e il trasporto potrebbero aumentare vertiginosamente.

 

Un aumento del prezzo del petrolio e dell’energia scatenerebbero una serie rinnovata di fallimenti nei principali settori dell’attività economica dell’ intero mondo, per colpa della guerra in Libia.

 

Inoltre, con il protrarsi della guerra in Libia, essa potrebbe contribuire ad un aumento del debito estero dei paesi in via di sviluppo.

 

Queste impennate dei prezzi, si verificherebbero nonostante il basso prezzo del petrolio del Medio Oriente.

 

Questo significherebbe che potenti speculatori istituzionali nella borsa di Wall Street, collegati alle forze armate USA, incasseranno miliardi di dollari in guadagni speculativi con la guerra in Libia, e non solo nel mercato petrolifero, facendo alzare il prezzo del petrolio, ma anche nei mercati delle materie prime e dei cambi sfruttando la guerra in Libia a loro vantaggio.

 

Questo denaro verrà sottratto alle famiglie, che dovranno vedersela con i rincari non solo del carburante, ma anche di altri prodotti.

 

Maggiore è la confusione e la disgregazione del mercato del petrolio, maggiore sono i guadagni speculativi, soprattutto a breve termine.

 

Con la guerra in Libia, non rischiamo una apocalisse finanziaria, ma negli Stati Uniti la preoccupazione che la scrivi del 2008 possa in qualche modo ripetersi c’è, eccome.

 

E oltre al prezzo del petrolio, i segnali che arrivano proprio dal mercato immobiliare americano.

 

Le vendite di case sono in picchiata, i pignoramenti a livelli altissimi e anche le nuove costruzioni sono al palo.

 

Per fare un esempio, le vendite di case esistenti nella California del Sud, a luglio, sono cadute del 22% rispetto all’anno precedente.

 

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