E’ imprudente comprare casa contraendo un debito oggi?

Chi compra una casa per abitarci non ha molta scelta. Se si ha la fortuna di disporre di contanti bene, altrimenti l’unica soluzione è quella di accendere un mutuo. E la decisione sulla tipologia di mutuo deve prescindere dalle considerazioni sui tassi nel breve periodo: il finanziamento si porta avanti per decenni e la situazione […]

Chi compra una casa per abitarci non ha molta scelta. Se si ha la fortuna di disporre di contanti bene, altrimenti l’unica soluzione è quella di accendere un mutuo. E la decisione sulla tipologia di mutuo deve prescindere dalle considerazioni sui tassi nel breve periodo: il finanziamento si porta avanti per decenni e la situazione del momento può cambiare.

 

La scelta della tipologia di mutuo per la casa attiene ad altre considerazioni, soprattutto alla situazione reddituale di un nucleo familiare.

Chi scegliesse di passare adesso a un tasso variabile potrebbe molto probabilmente ottenere uno «sconto» sulla rata, visto che si possono trovare tassi a partire dal 3,5% (contro il 5-6% medio dei tassi fissi in corso). Il problema è che i prodotti in questo momento sul mercato hanno spread (cioè il ricarico applicato dalla banca al tasso di base) molto elevati che, a meno di nuove sostituzioni o surroghe, dovranno essere mantenuti per tutta la durata del prestito e, nel caso del variabile, potrebbero mettere in difficoltà il mutuatario quando i tassi torneranno inevitabilmente a salire.

 

La domanda da porsi prima di stipulare un atto di mutuo é: “sarò sempre in grado di pagare le rate?”

Come si calcola il livello di “sostenibile” della rata?

 

Il calcolo può essere fatto in modi diversi:
Se il mutuo e’ a tasso fisso con rate sempre uguali nel tempo, il metodo più semplice e’ prendere le proprie entrate mensili e moltiplicarle per il 35%.

Il 35% del reddito e’ indicato come proporzione congrua delle entrate da dedicare al mutuo.
Il secondo metodo é complesso e richiede più tempo ma e’ più affidabile.
Si inizia calcolando quale sia il livello delle spese indispensabili. Una volta tolte queste dal reddito, si suddivide il reddito in base alle capacità di risparmio.

 

Perché il calcolo sia il più preciso possibile occorre monitorare precisamente le proprie spese. Si calcola la media mensile di spese, si sottrae questo valore dalla media delle entrate mensili (tredicesima compresa) e tutto ciò che resta e’ il margine di reddito da poter destinare al mutuo.
Questi metodi di calcolo però non sono utilizzabili per i mutui a tasso variabile, in cui la rata può avere variazioni anche significative.

 

 

 

 

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