Gli italiani ricominciano a chiedere mutui per la casa, ma con prudenza. Questa, in sintesi, la diagnosi di scaturita dalle domande raccolte in EURISC, il sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.
E un quadro articolato e, per certi versi, contraddittorio, quello che emerge. A ottobre le richieste di mutui per la casa sono cresciute del 22 % circa rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si tratta peraltro dellaumento più significativo rilevato dal 2009 a oggi. Inoltre, mettendo a confronto il dato aggregato dei finanziamenti erogati nel periodo gennaio-ottobre 2014 con quello dei tre anni precedenti, i risultati sono ancora più significativi. Infatti, spiega CRIF, se rispetto al 2013 le domande di mutui per la casa hanno segnato +13%, lincremento risulta più contenuto in confronto a due anni fa (+6,8%), e si rileva addirittura una drastica riduzione rispetto al 2011 (-39,5%). I dati sono da attribuire essenzialmente a due ragioni la corsa al ribasso degli spread da parte delle banche, e il boom della surroga, che attualmente trainano il mercato.
CRIF stima inoltre limporto medio richiesto intorno ai 124.000 euro, contro i 127.500 euro circa dei primi dieci mesi del 2013. Insomma, le famiglie faticano a recuperare la fiducia persa in tanti anni di crisi. Non è un caso, quindi, che i mutui per la casa in crescita siano quelli dimporto inferiore ai 75.000 euro (+1,5%), o compresi tra i 75.000 ed i 100.000 (+0,3%).
E il clima dincertezza trova conferma analizzando il dato relativo alla durata dei finanziamenti: laumento più consistente è quello della fascia compresa tra 10 e 15 anni (+0,6%), a fronte della riduzione (-1,1%) di quelli tra i 25 e 30 anni che pure rappresentano la fetta maggiore del mercato (27,2%).