Conto accessorio: meno interessi passivi mutuo prima casa

L’ Agenzia delle Entrate ha emesso un nuovo regolamento che consente al “Conto Finanziamento accessorio” di detrarre interessi passivi.   L’ Agenzia delle Entrate ha stabilito che si possono detrarre dall’ Irpef fino al 19% degli interessi passivi su per la casa, stipulati entro il 28 maggio 2008 per le tipologie acquisto prima casa, costruzione o […]

L’ Agenzia delle Entrate ha emesso un nuovo regolamento che consente al “Conto Finanziamento accessorio” di detrarre interessi passivi.

 

L’ Agenzia delle Entrate ha stabilito che si possono detrarre dall’ Irpef fino al 19% degli interessi passivi su per la casa, stipulati entro il 28 maggio 2008 per le tipologie acquisto prima casa, costruzione o ristrutturazione prima casa, ma devono essere oggetto di rinegoziazione ai sensi della convenzione stipulata tra l’ Abi e il Ministero dell` Economia il 18/06/2008 (in dipendenza dell`articolo 3 del Dl 93/2008, convertito dalla legge 126/2008).

 

Facendo questo, si allunga il mutuo prima casa e lo si fa passare da un mutuo prima casa a tasso variabile in un mutuo prima casa a tasso fisso, risultanti dall’ applicazione del tasso ottenuto facendo la media dei tassi utilizzati nel 2006.

 

La differenza tra le due rate di mutuo verrà addebitata in un conto chiamato “Conto Finanziamento accessorio”.

 

Quando la data di scadenza del mutuo originario sarà terminata, il debito risultante dal “Conto Finanziamento accessorio” verrà rimborsato dal cliente a rate costanti e identiche a quelle della rinegoziazione, oltre a poter detrarre gli interessi passivi.

 

Ovvero, la rinegoziazione del mutuo non comporta al mutuatario la nascita di un altro piano di ammortamento del mutuo acceso in origine, ma comporta soltanto un’ allungamento della durata del mutuo fatto in origine, perché alla data di origine, l`eventuale debito situato sul “Conto Finanziamento accessorio”verrà pagato con il pagamento della rata fissa della rinegoziazione, fino alla sua completa estinzione.

 

Il “Conto Finanziamento Accessorio” è una sorta di debito verso la banca, con interessi capitalizzabili annualmente al tasso più vantaggioso per il mutuatario, tra quello a tasso fisso a 10 anni, con una maggiorazione massima dello spread a 0,50%, e quello previsto dal contratto, come determinati alla data di rinegoziazione.

 

Senza dimenticare la possibilità di poter detrarre gli interessi passivi sul mutuo prima casa.

Continua a leggere

Articolo precedente

Tasso variabile: conviene con aumento rata mutuo

Articolo successivo

Mutuo Unicredit: Friendly Repossess e Repossess Parziale