Banca d’Italia e la sospensione della rata del mutuo

E’ stato pubblicato da Banca d’Italia l’andamento della richiesta di sospensione rata mutuo.   La pubblicazione della Banca sui dati relativi all’andamento delle richieste di sospensione rata mutuo a marzo si riferiscono ad un ammontare di richieste per la sospensione rata mutuodi circa 39.000.   Banca d’Italia ha ribadito che tra il 2009 e il 2010 si […]

E’ stato pubblicato da Banca d’Italia l’andamento della richiesta di sospensione rata mutuo.

 

La pubblicazione della Banca sui dati relativi all’andamento delle richieste di sospensione rata mutuo a marzo si riferiscono ad un ammontare di richieste per la sospensione rata mutuodi circa 39.000.

 

Banca d’Italia ha ribadito che tra il 2009 e il 2010 si è potuto contenere il peso del debito rispetto al reddito in quanto vi è stata una riduzione dei tassi.

 

Sia il tasso variabile che il tasso fisso sul mutuo, hanno avuto delle piccole variazioni rispetto allo scorso novembre, come ad esempio il tasso medio sui finanziamenti alle imprese, è aumentato di uno 0,10% rispetto al 3,7% in febbraio.
 

Invece, secondo Banca d` Italia, il costo di un mutuo per la casa alle famiglie italiane è aumentato di uno 0,20% sul tasso fisso (al 4,4%) e di uno 0,10% sul tasso variabile (al 2,6%).
 

Il mutuo a tasso fisso è stato scelto dal 28% delle erogazioni complessive.
 
La qualità del mutuo migliora per le società finanziarie e per le famiglie. Nell’ ultima parte del 2010, la richiesta di nuove sofferenze rettificate sui finanziamenti è diminuito del -1,7% togliendo fattori stagionali, dal 2% del trimestre precedente.

 
Banca d’Italia ha ricordato come solo 2 famiglie su 100 avrebbero un servizio del debito superiore al 30% del proprio reddito.
  

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