Vuoi chiedere un mutuo? Meglio scegliere il tasso fisso

I mutui a tasso variabile piacciono sempre di più. La richiesta di questo tipo di finanziamento è infatti cresciuta di circa 10 punti (dal 54,2 al 63,6%), accompagnandosi a un incremento delle surroghe pari circa al 6%. Sono infatti ormai moltissimi gli italiani che scelgono il tasso variabile, ritenuto in questa specifica fase economica particolarmente […]

I mutui a tasso variabile piacciono sempre di più. La richiesta di questo tipo di finanziamento è infatti cresciuta di circa 10 punti (dal 54,2 al 63,6%), accompagnandosi a un incremento delle surroghe pari circa al 6%.
Sono infatti ormai moltissimi gli italiani che scelgono il tasso variabile, ritenuto in questa specifica fase economica particolarmente conveniente. Basti pensare che, come rileva Mutuonews, negli ultimi 13 anni il tasso variabile ha consentito di risparmiare circa 30.000 euro, in quanto, mentre il tasso fisso è rimasto sostanzialmente sullo stesso valore (5,74%) dal 2001 ad oggi, l’’euribor è costantemente sceso. Perciò, da 5 anni ormai, il distacco tra i due tassi si attesta su 4 punti percentuali circa, che “tradotti” in euro  significano una rata mensile più leggera di circa 200 euro.
Tuttavia, chi è intenzionato a chiedere un mutuo, deve fare particolare attenzione, perché la diminuzione dei tassi variabili è stata tale, che, da qui in avanti, potranno solo risalire. Dunque, per il futuro prossimo è preferibile scegliere il tasso fisso, spiega Mutuonews,in quanto “un’offerta con spread tra il 2,5% ed il 3% permetterebbe di ottenere un tasso fisso finito tra il 4 ed il 5% molto vicino alla media 1999-2014 pari al 4,2% (senza spread), mentre il variabile con gli stessi spread nel caso in cui i tassi salissero al 3% arriverebbe al 5,5-6%”.

 

(26-09-2014)
Francesca Garrisi
MutuiperlaCasa.com
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