USA: mutui casa e crisi mercato immobiliare

Negli USA si sta vivendo la tensione di una nuova crisi del mercato immobiliare e dei mutui per la casa.   La decisione di abbassare la classificazione del debito pubblico in USA solleverà un velo su quella che era la realtà più disastrosa  nel panorama  sovrastato dei debiti dopo la crisi finanziaria.   Un’ altra pericolosa […]

Negli USA si sta vivendo la tensione di una nuova crisi del mercato immobiliare e dei mutui per la casa.

 

La decisione di abbassare la classificazione del debito pubblico in USA solleverà un velo su quella che era la realtà più disastrosa  nel panorama  sovrastato dei debiti dopo la crisi finanziaria.

 

Un’ altra pericolosa realtà con cui bisogna fare i conti è quella del mercato immobiliare, che alla fine andranno a scontrarsi con il debito pubblico.

Questo 2011 sembra essere l’ anno peggiore della crisi del mercato immobiliare, e se la situazione non migliora, ci sarà una Double Dip recession, ovvero la seconda caduta al ribasso probabilmente più grave di quella del 2009.

 

Ormai, il valore del mercato immobiliare americano dal 2006 si è ridotto del 36%.

Questo perché un gran numero di mutui per la casa, senza contare i subprime, sono costruiti in modo da avere un sostanzioso aumento della rata dopo un paio di anni dalla stipula, in particolar modo nei periodi tra il 2011 e il 2012.

 

Ed è qui che entra la fregatura, in quanto numerose famiglie già in difficoltà con il pagamento delle rate dei mutui per colpa della crisi, riceveranno la stangata finale, facendole rinunciare al pagamento della rata.

 

Fino ad ora, il mercato immobiliare ha perso il 34% sulla base dell’ indice Case-Shiller, e quest’ anno si aggiungerebbe un altro 5% arrivando al 39%.

A Febbraio, la percentuale di vendita degli immobili non era cosi basso dal 2003, perché gli immobili sono stati espropriati a causa del mancato pagamento delle rate dei mutui.

 

Ormai è sicuro che il deprezzamento del mercato immobiliare raggiungerà il 40% come nel 2003 e fra pochi mesi ci sarà il colpo di grazia per le famiglie già in difficoltà.

Infatti, al giorno d’ oggi quasi ¼ dei 50 milioni di persone che hanno mutui in corso, ha mutui che valgono più della casa, ovvero sono under water, con un debito di 750 miliardi di dollari in più, sul mercato immobiliare, di quanto dovrebbe essere.

 

Ovvero, quasi 1/3 dei mutuatari arriverà a pagare mutui superiori al valore effettivo dell’ immobile che ha comprato, arrendendosi al pagamento delle rate dei mutui.

 

La “Flow of Funds”, società con cui la Federal Reserve misura per ogni trimestre lo stato delle risorse familiari, indica una perdita di 7800 miliardi di dollari nel 2007 sul mercato immobiliare, con un miglioramento rispetto ai quasi 15.000 miliardi di perdite dirette delle famiglie americane del primo trimestre 2009 e ai 10.000 miliardi del primo trimestre 2010.

 

Questo miglioramento è dovuto ai corsi di borsa, che con riforme pensionistiche e altri cambiamenti, sono parte importante del patrimonio familiare.

La Borsa è tenuta in piedi dalla politica della Federal Reserve che non solo tiene bassissimo il costo del denaro, ma attraverso il quantitative easing, lo porta di fatto sottozero.

 

Quindi i 10 mila miliardi di dollari, come prezzo direttamente pagato dalle famiglie per la crisi, sono fondati.

Questo è un problema che nessuno affronta, neanche Washington. I repubblicani non fanno niente per interpretare la crisi finanziaria, e danno tutte le colpe alle politiche federali.

 

La Casa Bianca, forse affannata, cerca di prendere tempo in cerca di decisioni per il futuro del mercato immobiliare.

 

Se 1/3 del capitale usato per salvare dalla bancarotta le 10 banche più importanti del paese, fosse stato destinati alla salvaguardia del mercato immobiliare, oggi non saremo in questa situazione.

 

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