Mutuo a tasso fisso: verifica prima della stipula quanto ti costa

Buone notizie per i “fan” dei mutui a tasso fisso. Dopo l’’Euribor infatti, anche l’’IRS (Interest Rate Swap), a cui è agganciato questo tipo di finanziamento, si sta progressivamente alleggerendo. A beneficiarne sono principalmente i nuovi mutuatari. Tuttavia, per evitare sgradite sorprese, è consigliabile verificare attentamente l’’effettivo tasso di stipula al momento della firma del […]

Buone notizie per i “fan” dei mutui a tasso fisso. Dopo l’’Euribor infatti, anche l’’IRS (Interest Rate Swap), a cui è agganciato questo tipo di finanziamento, si sta progressivamente alleggerendo. A beneficiarne sono principalmente i nuovi mutuatari. Tuttavia, per evitare sgradite sorprese, è consigliabile verificare attentamente l’’effettivo tasso di stipula al momento della firma del contratto. Cerchiamo di capire perché.
Nei mutui a tasso fisso, il TAN è dato dalla somma tra spread applicato dalla banca e IRS, e quindi risente delle variazioni di quest’ultimo, soggetto a continue fluttuazioni. Si pensi che ad Aprile di quest’’anno era a quota 2,4%, a fronte del 2,7% di Gennaio. A oggi, è invece in fase di discesa storica, avendo toccato il suo valore più basso a fine Agosto (1,64%) per poi stabilizzarsi intorno a 2% (1,77%).
Così, probabilmente a chi ha acceso un mutuo a Settembre è stato proposto un tasso al di sotto del 4% (3,64% circa), in quanto, in genere il valore dell’’IRS preso in considerazione dall’’istituto di credito è quello “dell’’ultimo giorno lavorativo del mese precedente a quello di stipula“. D’’altra parte, se il rogito (il vero e proprio atto di compravendita) avverrà nel mese in corso, l’’IRS riportato nel contratto sarà intorno al 3,8%. A conti fatti, questa impercettibile variazione comporterà, su un mutuo di 150.000 euro, un aumento degli interessi di circa 3.000 euro.
Dunque, per prevenire eventuali ritocchi al rialzo della rata del mutuo, è preferibile chiedere prima alla banca qual è lo spread applicato e qual’è il giorno esatto di quotazione dell’’IRS preso in considerazione da contratto.

 

 

(08-10-2014)
Francesca Garrisi
Seguici su

Continua a leggere

Articolo precedente

L’Europa taglia i tassi, e tutti i mutui diventano più leggeri

Articolo successivo

Erogazione mutui +8% a giugno