Mutuo: Sostituzione, rinegoziazione o surroga?

Il tasso Euribor dovesse salire ancora, la tentazione di fare una rinegoziazione, una surroga o una sostituzione per il proprio mutuo a tasso variabile diventerebbe irrefrenabile.   Facendo la sostituzione o la surroga si passerebbe da una rata a tasso variabile ad una rata a tasso fisso, evitando così le oscillazioni dei tassi durante la […]

Il tasso euribor/’ target=’_blank’>Euribor sale, appesantendo le rate del mutuo a tasso variabile, spingendo la surroga, la rinegoziazione e la sostituzione del mutuo.

 

Se il tasso euribor/’ target=’_blank’>Euribor dovesse salire ancora, la tentazione di fare una rinegoziazione, una surroga o una sostituzione per il proprio mutuo a tasso variabile diventerebbe irrefrenabile.

 

Facendo la sostituzione o la surroga si passerebbe da una rata a tasso variabile ad una rata a tasso fisso, evitando così le oscillazioni dei tassi durante la vita del mutuo.

 

Ecco le differenze:

 

  • Con la surroga del mutuo si avrà il subentro di un altra banca nell`ipoteca iscritta per il primo mutuo, ovvero la nuova banca prende il posto della prima banca, diventando il creditore del mutuo residuo. Con il mutuo surroga, i richiedenti non possono essere cambiati in nessun modo.Il mutuo surroga riguarda solo il debito residuo, ed è a zero costi in base a quanto stabilito dalla Legge Bersani. In questo modo si può passare gratuitamente da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso.

 

  • Con la sostituzione del mutuo si estingue completamente il mutuo originario con la cancellazione dell’ ipoteca e si procede ad una nuova iscrizione ipotecaria a favore della nuova banca. Il mutuo sostituzione viene scelto per migliorare le condizioni del mutuo o per chiedere una eventuale liquidità aggiuntiva. Il mutuo sostituzione ha però dei costi accessori come l’ istruttoria, perizia, polizza incendio e scoppio.Da aggiungere anche gli oneri notarili per la stipula del nuovo atto di mutuo sostituzione. Nella sostituzione si posso cambiare i partecipanti del mutuo, con la possibilità di aggiungere eventuali garanti.

 

  • Mentre con la rinegoziazione del mutuo si intende solo la modifica di alcune clausole contrattuali, per esempio la durata residuale del rimborso o il tipo di tasso applicato. Detto ciò, la rinegoziazione può avvenire solamente tra gli stessi contraenti del mutuo, cioè che la banca e i mutuatari non possono cambiare. In sostanza si tratta solo della modifica delle condizioni di un mutuo che continuerà ad esistere. Solo che alcune banche possono rifiutare di cambiare le condizioni del mutuo o addirittura proporre delle condizioni poco vantaggiose.

 

 

E’ in attesa di approvazione una bozza del Decreto Sviluppo che farà diventare la rinegoziazione un diritto del mutuatario, come per la surroga e la sostituzione del mutuo. Però per ottenere questo vantaggio però bisogna avere dei requisiti: Il mutuo originario non deve superiore ai 150.000 euro, mentre la richiesta deve arrivare da famiglie che abbiano una dichiarazione Isee non superiore a 30.000 euro e non abbiano avuto ritardi nel pagamento delle rate.

 

I prodotti di mutuo rinegoziazione devono riguardare l’ acquisto o la ristrutturazione della prima e seconda casa a tasso variabile. Il Decreto Sviluppo ha stabilito che le richieste debbano essere presentate entro il 31 dicembre 2012. Contiene inoltre dei miglioramenti per la surroga.

 

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