Con il timore della riunione di domani della Bce, aumentano gli spread del mutuo prima casa. Ecco perché.
Le banche, in attesa dell`aumento del costo del denaro annunciato dal presidente della Bce, che nella riunione del 7 aprile ha annunciato un aumento di +0,25% per contenere l aumento dell inflazione, aumentano gli spread del mutuo.
Adusbef e Federconsumatori sono indignati dall` aumento degli spread del mutuo prima casa.
Le associazioni affermano che se il tasso euribor/’ target=’_blank’>Euribor ad 1 mese è pari allo 0,93%, quello a 3 mesi è fissato all`1,25% e quello a 6 mesi è all 1,56%, per un mutuo prima casa, le banche stanno aumentando gli spread dell 1,80% per Barclays, spread dell`1,50% per Banca Intesa, spread 1,35% per BNL, spread 1,30% per CheBanca! su un preventivo di mutuo prima casa, a 20 anni per 160.000 euro.
Se invece richiediamo un mutuo prima casa a tasso variabile, gli spread sono ancora più cari! Lo spread si aggira intorno al 2,20% per Intesa San Paolo,1,85% BNL, 1,60% per Barclays e CheBanca!
Le banche hanno consigliato all80% dei clienti di stipulare un mutuo prima casa a tasso variabile, ma ora avranno problemi a pagare le rate del mutuo prima casa se la decisione della Bce sarà quella prevista.
Adusbef e Federconsumatori ricordano che la base dei mutui a tasso fisso è l IRS, che oscilla tra il 3.65% a 10 anni, il 3,89% a 30 anni ed in fine il 4.04% a 20 anni aggiungendo lo spread.
Adusbef e Federconsumatori stanno raccogliendo le indignazioni da parte di quei quasi muatari che si vedono aumentare gli spread a + 0,20 % + 0,30 % un paio di giorni prima della stipula, oppure con la richiesta di stipula di un assicurazione sulla vita, e se non la si stipula si ha come penale la mancata bocciatura della richiesta.
Bisogna chiedersi, la Banca dItalia non controlla gli spread?