Il recente taglio dei tassi ha innescato un vero e proprio effetto valanga. Ad esempio, l’Euribor, cui sono agganciati i mutui a tasso variabile, ha toccato il suo valore più basso per l’indice a tre mesi (0,094%), a fronte dello 0,013% raggiunto dall’indice a un mese.
Intanto, i tassi d’interesse (spese accessorie incluse) applicati sui finanziamenti alle famiglie per l’acquisto casa sono scesi al 3,37% (contro il 3,49% del mese prima), i tassi sul credito al consumo sono invece sostanzialmente stabili (9,34% a fronte del 9,29% di luglio).
Ma cosa c’è da aspettarsi per il futuro prossimo? Presumibilmente è difficile che l’Euribor superi l’1% da qui a 5 anni, perciò per quest’arco di tempo l’ammontare delle rate dei mutui a tasso variabile sarà più basso di quando il finanziamento era stato sottoscritto.