Morosità mutui, in Spagna cambiano le norme

Dalla Spagna arriva una ventata di novità per quanto concerne le norme in tema di morosità mutui. Probabilmente influenzato dall’ondata di proteste del movimento dei c.d. “indignados”, il governo Zapatero ha annunciato di aver introdotto alcune integrazioni alla normativa previgente, in particolar modo ampliando la forbice di reddito che non può essere sottoposta a prelevamento obbligatorio da parte […]

Dalla Spagna arriva una ventata di novità per quanto concerne le norme in tema di morosità mutui. Probabilmente influenzato dall’ondata di proteste del movimento dei c.d. “indignados”, il governo Zapatero ha annunciato di aver introdotto alcune integrazioni alla normativa previgente, in particolar modo ampliando la forbice di reddito che non può essere sottoposta a prelevamento obbligatorio da parte delle banche per pagamento del mutuo successivamente al sequestro della casa.

Il governo socialista spagnolo afferma infatti che il reddito minimo che non potrà essere sottoposto a prelievo obbligatorio è salito da 700 a 961 euro, che salgono ulteriormente a 1.350 euro nell’ipotesi in cui siano presenti almeno due persone fiscalmente a carico.

 

In aumento anche il prezzo minimo di vendita all’asta della casa, che passa dal 50% del prezzo iniziale all’attuale 60%.

 

Occorrerà ora valutare se queste novità saranno o meno in grado di risollevare la difficile condizione in cui vertono milioni di famiglie spagnole, alle prese con rate dei mutui sempre più grosse, e redditi che faticano a crescere.

 

(vostrisoldi.it)

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