Arriva puntuale il report Moody’s sul mercato del credito nel 2019 e purtroppo le previsioni sono tutt’altro che positive. Di seguito i rischi e le motivazioni internazionali ed interne che rallenteranno (o rischiano di rallentare) la crescita e il credito.
Mercato del credito 2019: le incertezze che frenano la crescita (report Moody’s)
Ad incidere in modo negativo sul costo della raccolta del denaro e sulla crescita economica, figurano nel report Moody’s 2019 diversi fattori, che determinano di riflesso insicurezza anche sui mercati. Ecco i campanelli d’allarme a livello globale e interno evidenziati dall’agenzia di rating americana nel report annuale sul credito:
– tensioni geopolitiche a livello internazionale:
Su scala globale in particolare la politica commerciale degli Stati Uniti potrebbe spingere fuori dai binari l’economia globale determinando un’escalation delle controversie commerciali
E a questo si aggiungono le tensioni tra Usa e Cina, ad esempio, che non sembrano destinate ad affievolirsi, e che potrebbero andare oltre ai dazi attuali, rendendo ancora più incerti sia la crescita globale che, di riflesso, le condizioni del credito.
Per quanto riguarda più da vicino l’Europa, a pesare sui mercati è soprattutto l’incognita Brexit. Senza specifici accordi trema la stabilità finanziaria di tutto il Continente.
– incertezza politica interna di alcuni Paesi;
– politiche su settori delicati (ad esempio quello sociale, immigrazione e ambientale).
Report Moody’s 2019: previsioni degli effetti della politica sui mercati
Quali conseguenze per il mercato del credito 2019 con tali presupposti? Lo scenario previsto nel Report Moody’s sulle Global Credit Conditions è quello di un aumento del costo del funding con conseguente riduzione della liquidità e aumento della volatilità.
Situazione che potrebbe anche aggravarsi se si amplia il periodo di analisi, come ha commentato Elena Duggar, autrice del rapporto e Moody’s Associate Managing Director: “il rallentamento della crescita economica porterà a condizioni del credito ancora più deboli nel 2020, con una moltitudini di rischi all’orizzonte che crescono sia in termini numerici sia di intensità”.
Report Moody’s 2019: cosa cambia per chi chiede un mutuo?
Ma a livello pratico in che modo tutto quanto appena esposto potrebbe pesare sulle domande di mutuo 2019? Che cosa cambia per chi ha bisogno di liquidità e chiederà un finanziamento il prossimo anno o in quelli immediatamente a seguire?
Tra gli effetti più evidenti del declassamento dell’Italia operato da parte dell’agenzia di rating Moody’s, c’è proprio il costo dei mutui. Da un lato aumenteranno gli interessi, dall’altro le garanzie richieste per concedere liquidità si faranno inevitabilmente più rigide. Questo perché, se l’economia italiana viene considerata meno affidabile, lo spread può stabilizzarsi a livelli più elevati. Di conseguenza le banche potrebbero essere costrette ad alzare gli interessi su prestiti e finanziamenti, in particolare sui mutui a tasso fisso.
Ci potrebbero essere motivi che portano a dubitare dei criteri adottati dall’agenzia per il rating, facendo appello anche al recente scandalo del patteggiamento con gli USA per i valori sfalsati del rating sui mutui ipotecari. Ma volendosi attenere ai fatti questa è realisticamente la previsione del mercato mutui per il prossimo futuro. Alla luce di questo diventa ancora più importante saper scegliere il miglior mutuo mettendo a paragone le diverse proposte delle banche.
