La Cina liberalizza i tassi sui finanziamenti e mutui

La banca centrale cinese ha annunciato la riforma dei tassi di interesse, da tempo attesa, che prevede tra l`altro l`abolizione del limite minimo sui tassi che le banche fanno pagare ai clienti per i prestiti e mutui, un passo che va verso un pricing del credito più legato al mercato. La Banca Popolare della Cina […]

La banca centrale cinese ha annunciato la riforma dei tassi di interesse, da tempo attesa, che prevede tra l`altro l`abolizione del limite minimo sui tassi che le banche fanno pagare ai clienti per i prestiti e mutui, un passo che va verso un pricing del credito più legato al mercato. La Banca Popolare della Cina (PBOC) ha detto in un comunicato suo sito web, che rimuoverà i controlli sui tassi degli strumenti finanziari a breve termine, il che significa che le banche ora saranno in grado di ridurre i tassi tanto quanto possa essere utile ad attrarre clienti.
Tuttavia “questo è un grande passo avanti nelle riforme finanziarie. Prima la gente pensava che la banca centrale avrebbe ridotto solo gradualmente il floor su tassi dei prestito. Invece li hanno eliminati del tutto” dice Wang Jun, economista senior al China Centre for International Economic Exchanges (Cciee).
La mossa dovrebbe far scendere gli oneri finanziari per imprese e privati, ponendo fine a quello che molti osservatori avevano visto come un aumento artificiale degli oneri finanziari che ha beneficiato i grandi istituti di credito dello Stato a discapito di imprese private.
I grandi istituti di credito della Cina, tra cui Industrial and Commercial Bank of China Ltd, China Construction Bank Corp, Bank of China Ltd e Agricultural Bank of China Ltd, ne troveranno giovamento.
Il fatto che il premier Li Keqiang ha avviato la riforma dopo solo quattro mesi di lavoro manda un chiaro segnale che lui e la sua amministrazione vogliono fare sul serio sul piano delle riforme volte a riequilibrare la seconda economia più grande al mondo.
“In linea di principio, il cambiamento potrebbe abbassare i costi di finanziamento, in particolare consentendo alle banche di offrire tassi migliori sui mutui. Nella pratica, la differenza immediata sarà piccola” dice Mark Williams, capo economista per l`Asia a Capital Economics. “E` comunque un passaggio importante, probabilmente più per quello che simboleggia che per l`effetto sull`economia. La Cina ha parlato di liberalizzazione dei tassi di interesse per un lungo periodo, questo è uno dei più grandi passi che avrebbero potuto fare.
Non necessariamente cambierà molto oggi, ma dice qualcosa circa la traiettoria. Oggi le Banche cinesi non erogano ancora mutui e prestiti in Italia sulla clientela privata e famiglie. Ma chi può dire quali saranno le mosse dei Cinesi nel nostro paese?. Del resto con gli spread attuali praticati dallle banche presenti in Italia, basta uno “zerovirgola” in meno per guadagnare quote di mercato. Un mercato, quello del credito immobiliare, che da sempre resta il più rappresentativo del PIL nazionale.

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