I mutui per la casa battono l’affitto

I mutui per la casa sono sicuramente migliori dell’affitto perché si avrà la proprietà della casa dopo il pagamento del mutuo. Con l’’aumento che sta subendo sia il tasso fisso che il tasso variabile, le rate dei mutui per la casa aumenteranno, ma anche alle condizioni attuali è evidente: i mutui per la casa convengono dell’affitto […]

I mutui per la casa sono sicuramente migliori dell’affitto perché si avrà la proprietà della casa dopo il pagamento del mutuo.

Con l’’aumento che sta subendo sia il tasso fisso che il tasso variabile, le rate dei mutui per la casa aumenteranno, ma anche alle condizioni attuali è evidente: i mutui per la casa convengono dell’affitto casa.

E’ stata fatta un’ analisi situazione di mercato e sui mutui per la casa relativi ad immobili di 80mq nelle zone residenziali. Da questa analisi si evince che la rata mensile dei mutui per la casa riesce a finanziare quasi il 70% del valore dell’’immobile per una rata dei mutui per la casa a tasso variabile.

A Milano, i mutui per la casa arrivano a finanziare quasi il 75% del valore dell’immobile. A Roma invece i mutui per la casa finanziano in media circa l’’80%.
Facendo un preventivo di mutui per la casa a 30 anni, la copertura del tasso variabile arriva al 95,4%, con Roma al 101,1% e Milano al 97,3%, al contrario dell’affitto.

Da un confronto sui mutui per la casa a tasso fisso si evince invece che a 20 anni, con una rata uguale al canone, si copre in media meno della metà dell’acquisto e con i mutui per la casa trentennali, il 57%.

Sono risultati meno avvantaggiati rispetto all’affitto, ma bisogna considerare anche che la rata dei mutui per la casa aumenta di anno in anno seguendo l’inflazione, i mutui per la casa a tasso fisso non lo fanno, e quindi nel tempo la scelta dei mutui sembra destinata a vincere sull’affitto.

Se oltre a questo, si aggiunge che le rate dei mutui per la casa sono una sorta di investimento finalizzato all’acquisto della prima o seconda casa, mentre il versamento dei canoni di affitto è a fondo perduto.

Molte famiglie negli ultimi dieci anni hanno cambiato idea, passando dall’affitto ai mutui per la casa.

Confrontare il costo del mutuo con quello degli affitti è uno dei sistemi per valutare la convenienza dell’acquisto casa rispetto all’affitto.
Il vantaggio di chi acquista un immobile dipende dal verificarsi di alcune condizioni:

  •   Il mantenimento del valore della casa; si ipotizza che nel tempo non avvenga una discesa dei prezzi. Negli ultimi tre anni, i valori sono scesi in media del 5-10% nelle aree del Centro e tra il 10 e il 15% nelle periferie.Il calo dei prezzi della casa e dei mutui oggi sembra fermo, ma non è detto che questo preluda a una ripresa dei valori.
  • La durata della permanenza nella casa; se parliamo di un appartamento di media grandezza l’acquisto con mutui per la casa, in generale conviene sempre per durate superiori a 10 anni. Su durate inferiori ai cinque anni invece, se non si ha la fortuna di comprare in una fase di prezzi bassi e di rivendere durante la ripresa, è molto difficile che l’acquisto si riveli un buon affare, perché non si riescono ad ammortizzare i costi (tasse, notaio, eventuale agenzia di intermediazione) legati all’acquisto della casa.
  • La quota di contanti a disposizione: più si ha liquidità e più conviene comprare; pagando tutto in contanti in media l’acquisto diventa più remunerativo dell’affitto, addirittura in 8-9 anni, purché si possa rivendere la casa allo stesso prezzo a cui la si è comprata a suo tempo.
  • Il valore e le dimensioni della casa: il ritorno dell’investimento avviene in tempi più brevi quando la casa è piccola e quando vale poco, perché in questi casi l’affitto è proporzionalmente più caro. Ipotizziamo che sullo stesso piano dello stesso palazzo, un proprietario possegga una casa di quattro locali da 200 metri e un bilocale da 80 e che i due alloggi abbiamo le medesime caratteristiche di manutenzione: la casa da 200 metri si potrà vendere a un prezzo doppio rispetto a quella da 80, perché i valori di vendita sono proporzionali alle superfici; se invece il proprietario volesse affittare i due immobili dal quadrilocale non riuscirà mai a ottenere il doppio rispetto a quanto ricaverebbe dalla casa più piccola ma al massimo il 50-60% in più.

 

Tutto ciò significa che dal punto di vista economico ha più senso essere inquilini in una casa grande che in una piccola. Per questo,nelle grandi città ci sono famiglie benestanti che scelgono di vivere in affitto in case grandi piuttosto che comprare un’abitazione più piccola abbassandosi lo stile di vita.

Purtroppo, l’affitto a volte è una scelta obbligata: per ottenere il mutuo non solo è necessario avere una discreta liquidità, ma serve anche un reddito sicuro e adeguato.
Le banche oggi di fatto non danno mutui a chi non possa dimostrare un’assunzione a tempo determinato o un’attività autonoma con giro d’affari consolidato.

Continua a leggere

Articolo precedente

Decreto Sviluppo su mutuo tasso variabile, novità

Articolo successivo

Dopo quanto avviene l’erogazione del mutuo?