Decreto Sviluppo su mutuo tasso variabile, novità

Il Decreto Sviluppo è stato approvato dal Consiglio Dei Ministri con provvedimenti sul mutuo a tasso variabile.   Oltre al mutuo a tasso variabile, il Decreto Sviluppo prevede cambiamenti per l` ediliziae gli appalti per i lavori pubblici.   Con il Decreto Sviluppo le famiglie in difficoltà con il pagamento del mutuo a tasso variabile […]

Il Decreto Sviluppo è stato approvato dal Consiglio Dei Ministri con provvedimenti sul mutuo a tasso variabile.

 

Oltre al mutuo a tasso variabile, il Decreto Sviluppo prevede cambiamenti per l` ediliziae gli appalti per i lavori pubblici.

 

Con il Decreto Sviluppo le famiglie in difficoltà con il pagamento del mutuo a tasso variabile verranno sorrette in modo da riuscire ad affrontare la crisi economica che sta colpendo l’ Europa e il resto del mondo.

La misura del Decreto Sviluppo che interessa di più le famiglie italiane è quella di bloccare l’aumento delle rate di mutuo dovute all’ aumento del tasso euribor/’ target=’_blank’>Euribor e del tasso Bce.

 

Grazie al Decreto Sviluppo approvato dal Consiglio Dei Ministri si avrà la possibilità di portare il mutuo a tasso variabile in un mutuo a tasso fisso in modo da non avere improvvisi aumenti di rata.

L’ opzione del Decreto Sviluppo non è riservata a tutti, ma solo ai possessori di mutuo a tasso variabile con un indice Isee inferiore ai 30.000 euro. Inoltre il mutuatario non deve aver stipulato un mutuo a tasso variabile di importo superiore a 150.000 euro e deve aver pagato correttamente e puntualmente tutte le rate.

 

Il Decreto Sviluppo è stato approvato in base alla preoccupazione di un aumento vertiginoso del tasso euribor/’ target=’_blank’>Euribor e tasso Bce, in quanto quasi il 48% delle famiglie italiane ha stipulato un mutuo a tasso variabile.

 

Oltre ai provvedimenti riguardanti il mutuo a tasso variabile, vi è anche quello sul “ Diritto di Superficie”.

Il Decreto Sviluppo consentirà agli imprenditori che possiedono stabilimenti balneari di avere per 90 anni la concessione delle spiagge dietro corrispettivo pagamento.

 

Un’ altra importante novità del Decreto Sviluppo è rappresentata dal “Silenzio-Assenso” per la concessione del permesso di costruire, per il quale è stato fissata una scadenza di 90-100 giorni, che diventano 180-200 per le città con più di 100.000 abitanti.

Il “silenzio-assenso” viene applicato solo in cui non esistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.

 

Numerose sono le critiche sul Decreto Sviluppo:

 

L’ opposizione afferma: “In nessun paese europeo e del mondo si è arrivati ad una simile gestione del demanio marittimo”.

 

Il WWF ritiene il Decreto Sviluppo un “gesto irresponsabile quello di lasciare in concessione le spiagge ad imprenditori che per anni hanno speculato sui beni demaniali con guadagni enormi a fronte dei quali lo Stato riceveva cifre irrisorie”.

 

Ed infine dice la sua anche LegaAmbiente: “Un decreto sottosviluppo con all`interno un piano casa, una legge sul mutuo e la privatizzazione spiagge: un lasciapassare a mafiosi, abusivi e speculatori. L’ Italia è stata ricoperta di cemento e lasciata in mano alla criminalità e agli speculatori con l’ appoggio del governo”.

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