I mutui per la casa 2012 sono Donna, Single, Variabili e Not-Made in Italy

Si è appena conclusa l’analisi sull’andamento dei mutui sull’anno che sta per concludersi e i dati sono sorprendenti. Sulle prime 10.000 richieste di mutui registrate da Gennaio al 15 dicembre 2012 il trend mostra nuovi scenari. Alcuni già noti, altri inaspettati. Innanzitutto c’è da dire che mentre il mercato “fisico”, quello delle agenzie per intenderci, […]

Si è appena conclusa l’analisi sull’andamento dei mutui sull’anno che sta per concludersi e i dati sono sorprendenti. Sulle prime 10.000 richieste di mutui registrate da Gennaio al 15 dicembre 2012 il trend mostra nuovi scenari. Alcuni già noti, altri inaspettati.

Innanzitutto c’è da dire che mentre il mercato “fisico”, quello delle agenzie per intenderci, crolla del 41% (dati CRIF) quello virtuale, quello dei mutui on line, è cresciuto del 65%. Non a caso, la recente indagine di Yahoo, indica la parola Mutuo come la 10° query più digitata sul famoso motore di ricerca, alla faccia di Belen e Balotelli!

I mutui più richiesti, pari al 68% del totale sono stati ancora quelli per l’acquisto della prima casa, seguiti dal mutuo di sostituzione o surroga, e a finire quelli per la seconda casa (appena il 3%) e di liquidità (2%).

La fotografia dell’analisi ci mostra nuovi trend che vanno presi in seria considerazione. In primis, la percentuale massiccia di richieste di single. Del totale richieste, il 60% circa è effettuato da Single, uomini pari al 65% e donne pari al 45%. Questo trend di richieste da single è cresciuto del 30% rispetto al 2011, soprattutto per quelle effettuate del “gentil sesso”, che sono cresciute rispetto all’anno precedente del 70%.

Il tasso preferito da tutti è il Variabile, pari al 67% delle richieste, a seguire quello a tasso fisso rinegoziabile per un 12%, quello a tasso Fisso per il 10% e il mutuo con il Cap per un 9%. Solo il 2% del totale ha richiesto un mutuo di soli interessi.

La durata maggiormente utilizzata è quella compresa tra i 25 e i 30 anni, per un 80%. Pochissimi scelgono durate inferiori ai 20 anni, per un’eccessiva rata da sostenere. Ma soprattutto perché, con l’abolizione delle penali di estinzioni, gli utenti hanno maturato la consapevolezza di poter estinguere parzialmente o totalmente il mutuo residuo in qualunque momento.

L’importo medio dei mutui per la prima casa è sceso dai 133mila del 2011 al 122mila del 2012, anche se il calo dei prezzi degli immobili si è attestato con decrementi maggiori, fino al 20%.

Nel panel utilizzato nell’indagine, il 14% delle richieste di mutuo provengono da non-italiani.  Gli extra comunitari residenti in Italia che hanno chiesto un mutuo per l’acquisto della loro casa, sono residenti al 70% nel Nord Italia. Le richieste sono nell’80% effettuate da giovani coppie, e sono raddoppiate rispetto al 2011. Le Nazioni di provenienza principali sono la Romania, l’Ucraina, la Polonia e la Moldavia. Il 45% di queste richieste di mutuo sono di coppie miste (Extracomunitari con Italiani). Quasi sempre si tratta di Italiani di sesso maschile che sposano donne dell’est ed insieme decidono di coronare il progetto casa.  Solo una piccola percentuale inferiore al  10% è rappresentata da Africani o Cinesi. Nell’indagine sugli extra comunitari, non appare nessun Turco o Arabo.   

Sul fronte dell’erogazioni di mutuo, rispetto alle richieste, l’analisi ha evidenziato un calo del 27% rispetto alle richieste del 2011, con punte del 60% sui mutui di liquidità, fino al 75% ai clienti extracomunitari, o con redditi da lavoro determinato. Il sistema bancario, non si è ancora adeguato al nuovo assetto socio-economico della nostra nazione, e sembra ancora prediligere la concessione di mutui a soli Italiani, sposati, con un lavoro a tempo indeterminato in aziende statali o parastatali. Queste scelte degli istituiti di credito, dettate senza’altro dalla scarsa propensione al rischio, hanno determinato che la nuova Italia, composta sempre di più da giovani extra comunitari e da single poco”choosy”, non possa ancora conseguire serenamente il progetto casa-famiglia, rinviando ad un futuro incerto la decisione.

Gli istituiti più competitivi, presenti nel sistema di comparazione mutuiperlacasa.com, sono stati quelli stranieri. ING Direct, BNP-Paribas e Barclays, restano ai primi posti in classifica con un 65% di quota mercato online, seguiti da banche nazionali, come CheBanca!, al 1° posto tra le banche più convenienti, e le banche Popolari che a livello territoriale sembrano essere ancora quelle più radicate e vicine alle famiglie. I grandi gruppi Bancari Italiani, Intesa e Monte Paschi di Siena, sono assenti per loro scelta dai siti online e quindi non rilevabili, mentre Unicredit è risultata poco conveniente per i tassi del 2012 applicati in Italia.

I dati elaborati sembrano mostrare un’ Italia che cambia. Un processo di integrazione multirazziale ormai già avviato, un italiano sempre più single e meno sposato o convivente. Ma soprattutto un crescente aumento di richieste di mutuo attraverso internet, un trend che in linea con altri siti e-commerce, sembra restare indifferente alla crisi, un nuovo mondo virtuale che non chiude mai, 24 ore al giorno, dove con pochi click è sempre possibile confrontare, informarsi, acquistare senza muoversi da casa o dall’ufficio.

In collaborazione con l’ Ufficio statistiche di  www.mutuiperlacasa.com

Continua a leggere

Articolo precedente

Quanti soldi mi dà l’assicurazione in caso di incidente?

Articolo successivo

Il vero spread è (solo) quello del mutuo