I mutui convenienti? Si deve puntare ancora sul Variabile!

Il mercato dei mutui ai privati e famiglie sarà di 20 miliardi, contro i 55 del 2011. Questi sono i dati di Bankitalia e che lasciano intravedere che nessuna ripresa è in atto. Eppure secondo Nomisma sono 800mila le famiglie che manifestano l`intenzione di acquistare casa, così come il dato dell`ufficio statistiche di MutuiperlaCasa.com che […]

Il mercato dei mutui ai privati e famiglie sarà di 20 miliardi, contro i 55 del 2011. Questi sono i dati di Bankitalia e che lasciano intravedere che nessuna ripresa è in atto.
Eppure secondo Nomisma sono 800mila le famiglie che manifestano l`intenzione di acquistare casa, così come il dato dell`ufficio statistiche di MutuiperlaCasa.com che evidenzia come il trend di richieste sia in crescita ogni mese del 20%. Quindi che cosa succede? Perché siamo la nazione tra le big d`Europa con il maggior numero di proprietari e minor numero di mutui erogati, addirittura meno dell`Olanda, che ha gli stessi abitanti della Lombardia?
Eppure i tassi sembrano essere favorevoli. Se si analizza il trend dell`euribor/’ target=’_blank’>Euribor degli ultimi 10 anni, che è il parametro utilizzato per i mutui a tasso variabile, una situazione del genere non si è mai verificata.
L`andamento dell` euribor/’ target=’_blank’>Euribor 3 mesi (media mensile)
Giugno 2003  2,15%
Giugno 2004  2,09%
Giugno 2005  2,02%
Giugno 2006  2,99%
Giugno 2007  4,15%
Giugno 2008  4,94%
Giugno 2009  1,23%
Giugno 2010  0,73%
Giugno 2011  1,49%
Giugno 2012  0,66%
Giugno 2013  0,19%
(fonte dati euribor/’ target=’_blank’>Euribor.it)
 
L`euribor/’ target=’_blank’>Euribor, dopo un periodo di calma apparente durato dal 2003 al 2006 con l`indicatore congelato al 2% grazie clima di fiducia, dal 2007, improvvisamente ha più che raddoppiato il suo valore, portandosi vicino al 5% per poi crollare grazie alla crisi economica e alla BCE con le sue politiche monetarie.
Volendo imparare dalla storia, e si sa che la finanza è ciclica, chi nel 2003 ha stipulato un contratto di mutuo a Tasso Variabile, tranne che per il biennio 2007-2008, dove ha visto aumentare la sua rata del 35%, ha sempre pagato di meno di chi, per prudenza, ha scelto lo stesso mutuo ma a tasso fisso.
In pratica, per un importo di 100mila in 20 anni, oggi a metà del guado, il cliente a tasso Variabile ha pagato il 30% in meno di interessi ed ha rimborsato il capitale più velocemente.
Se si considera che nel 2003, con un euribor/’ target=’_blank’>Euribor al 2,15% ed uno spread medio applicato in quel periodo all` 1,70%, il miglior tasso sui mutui offerto dal sistema era del 3,75% e oggi, il miglior tasso sui stessi mutui a tasso Variabile è  al 2,75% di alcuni Istituti rilevati da MutuiperlaCasa.com , ma il mercato vale il 40% in meno.
Di certo l`euribor/’ target=’_blank’>Euribor del tasso variabile non durerà molto a questi livelli e se la tenaglia della crisi dovesse mollare un attimo la presa, probabilmente inizierà a risalire. Ma, nel frattempo, chi avrà optato per un mutuo variabile, avrà risparmiato almeno 2 punti di interesse all`anno. E finché dura…
 

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