Famiglie in difficoltà  per colpa del mutuo

Famiglie in difficoltà per colpa della rata del mutuo. Quando si va in banca per richiedere un mutuo, bisogna fare i conti con gli interessi, commissioni, perizie che fanno aumentare i costi ridurre i margini di manovra per le famiglie. Soprattutto quando si tratta di giovani coppie, costrette a ritardare sempre di più l’acquisto di un mutuo della […]

Famiglie in difficoltà per colpa della rata del mutuo.

Quando si va in banca per richiedere un mutuo, bisogna fare i conti con gli interessi, commissioni, perizie che fanno aumentare i costi ridurre i margini di manovra per le famiglie.

Soprattutto quando si tratta di giovani coppie, costrette a ritardare sempre di più l’acquisto di un mutuo della prima casa.

 

Un passo importante, che ora, difficilmente il mutuo arriva prima dei 36 anni: solo a quell’età, infatti, si raggiunge una certa indipendenza economica e si può pensare di stipulare un mutuo per la prima casa.

 

 

Aumentano anche i tempi del piano di ammortamento per la restituzione del capitale, mentre l’importo finanziato è intorno al 74% del valore dell’immobile.

 

Anche perché di più è difficile ottenere il mutuo.

 

Da una ricerca fatta su «Mutuiperlacasa.com», dove si può chiedere gratuitamente preventivi e informazioni con le numerose banche, e attraverso Internet, si possono trovare condizioni più vantaggiose per il cliente.

 

Le difficioltà arrivano dopo, quando le rate vanno pagate del mutuo.

Le associazioni dei consumatori sostengono: “Il 5% delle famiglie non riesce a pagare le rate ed è un dato destinato a crescere” osserva il presidente Federconsumatori. Mentre le banche non sono certo in crisi.

 

 

Quanto al rapporto con gli istituti, non potrebbe essere peggiore, su tutti i versanti e su tutte le questioni.

 

Dai costi di gestione dei conti correnti, alla scarsa trasparenza e mancanza di informazioni.

A penalizzare le famiglie sono gli spread troppo alti, e superiori di circa un punto percentuale rispetto alla media europea, oltre alle difficoltà e maggiori costi per la portabilità dei mutui (da un istituto all’altro) che così abbassa anche il grado di competitività del settore bancario, oltre alla presenza di clausole scandalose nei contratti di mutuo a tasso variabile, come le soglie sotto le quali non si può scendere, facendo così pagare molto di più al cliente anche quando, per le condizioni economiche generali, potrebbe spendere molto di meno.

 

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