Effetto re-lira sui mutui. Lo scenario possibile senza Euro

Ma cosa accadrebbe se decidessimo definitivamente di archiviare l’Euro ripristinando la nostra vecchia e tanto amata Lira?   Quale sarebbe l’impatto sui mutui in Italia? L’inevitabile effetto domino, nell’epoca della globalizzazione, cosa comporterebbe a livello europeo e mondiale? La tanto ipotizzata riconversione genererebbe un inevitabile contagio, una vera  e propria epidemia si diffonderebbe inarrestabile su […]

Ma cosa accadrebbe se decidessimo definitivamente di archiviare l’Euro ripristinando la nostra vecchia e tanto amata Lira?
 
Quale sarebbe l’impatto sui mutui in Italia? L’inevitabile effetto domino, nell’epoca della globalizzazione, cosa comporterebbe a livello europeo e mondiale?
La tanto ipotizzata riconversione genererebbe un inevitabile contagio, una vera  e propria epidemia si diffonderebbe inarrestabile su tutti i mercati economici, ed in termini finanziari ne risentirebbero in primis i Paesi che attualmente versano in una situazione di difficoltà.
D’altronde abbiamo assistito tutti alla crisi politica-economica, che come uno Tsunami, si è abbattuta sulla vicina Grecia diffondendo un clima generale di sfiducia, l’impatto devastante si è ripercosso istantaneamente sui mercati e sulle borse europee.
Torniamo nei confini nazionali, molti analisti economici ritengono che lo switch non è affatto plausibile e soprattutto non sostenibile : l’uscita dall’Euro per i mutui sarebbe catastrofica.
Ma effettivamente cosa accadrebbe ai risparmiatori, alle numerose famiglie italiane che sostengono le rate di un mutuo?
Tra le varie argomentazioni apportate, primeggia su tutte, che nel passaggio o meglio nel ritorno alla Lira, sarebbe inevitabile una svalutazione immediata della stessa, da stime si oscillerebbe tra il -20% ed il -40%, questo di riflesso creerebbe non pochi problemi  ai numerosi mutuatari.
Ovviamente le perplessità e le preoccupazioni si basano sull’immediata ed inevitabile conversione di stipendi e conti correnti in Lire , se il mutuo assurdamente venisse lasciato in Euro diverrebbe insostenibile per tutti nella misura della svalutazione sopra menzionata.
 
L’ipotesi, ribadisco, è assurda: la conversione deve necessariamente essere estesa anche ai contratti di mutuo, anche se le banche e le agenzie di credito sono legate a crediti verso istituti esteri, rimane dunque realisticamente ipotizzabile che una conversione dei prodotti finanziari in Lire li condannerebbe ad una perdita sui mercati.
 
Altra problematica da non sottovalutare è l’incidenza dei tassi d’interesse: attualmente, con l’Euro che accomuna tutti, le rate di mutuo vengono calcolate in base a parametri ben noti, come l‘ euribor e l’eurirs. Questi  indici regolano gli scambi ed i prestiti interbancari per l’ intera UE.
In Italia, guardando al passato,  i tassi erano elevatissimi, arrivarono al 13%, non credo sia immaginabile tornare a tale situazione soprattutto sui mutui a tasso variabile, che rappresentano la metà dei mutui in circolazione.
 
C’è chi differentemente considera attuabile l’eliminazione dell’Euro e non considera i mutui una problematica degna di nota, nel caso si opti per un ritorno alla vecchia valuta: ovviamente sostengono un’immediata e necessaria conversione dei contratti di mutuo, considerando anche che gli importi di tali finanziamenti sarebbero inevitabilmente svalutati come la nostra “nuova moneta”.
Gli stessi, inoltre, ipotizzano nel contempo che nel caso del tasso variabile l’indicizzazione possa rimanere salda  all’euribor, visto che tale parametro effettivamente è indipendente dalla valuta, e supponendo con cauta certezza che tale indice si manterrà  su valori bassi, i nostri mutuatari “fortunati “ potrebbero pagare un importo residuale di mutuo svalutato e con interessi relativamente bassi rispetto all’inflazione che soprattutto nei primi periodi registrerebbe dei valori sostenuti.
 
La vera problematica  che, nei sostenitori della Lira, resta viva e che non trova soluzione è l’incertezza del reddito: la preoccupazione sta nelle costanti perdite di lavoro alla quale giornalmente assistiamo inermi, agli elevatissimi ed in costante crescita tassi di disoccupazione, questi sono i veri pericoli che oggettivamente rendono impossibile ai mutuatari il pagamento delle proprie rate di mutuo.
 
Quelle menzionate sono solo ipotesi sul quale si dibatte costantemente, non sono assolutamente basate su un reale e possibile piano economico, l’unica inequivocabile certezza è che un ritorno alla Lira genererebbe un fortissimo impatto economico finanziario sull’intero sistema.
 
Dal documento redatto dagli economisti del Think Tank Trinità dei Monti* ecco dieci motivi per restare nell` euro
 
1. perche` non si devono pagare commissioni di cambio ogni volta che si attraversa l` Europa
2. perche` e` una valuta forte e quando si opera negli altri continenti si puo` comprare meglio
3. perche` in un mercato unico, grazie all` euro, si possono confrontare piu` facilmente i prezzi
4. perche` semplifica la vita quotidiana
5. perche` con 2.000 miliardi di debito e` grazie all` Euro se i tassi di interesse in Italia sono bassi
6. perche` la moneta unica da`stabilita` ai paesi, in particolare a quelli con alto debito e bassa crescita (come l` Italia)
7. perche` la disoccupazione italiana non e` riconducibile solo alla politica monetaria della Bce
8. perche` l` euro non e` la causa della continua decrescita del pil dell` Italia negli ultimi 10 anni
9. perche` uscire dall` Europa darebbe vantaggio a pochi e svantaggi a moltissimi soprattutto a chi non ha esportato i risparmi all` estero
10. perche` l` euro puo` essere il simbolo dell` idea di un` Europa unita, una prova che debellare la guerra dalla storia del mondo non e` un` utopia.
 
*Il Think Tank Trinità dei Monti è presieduto da Pierluigi Testa,dell` Università di Roma La Sapienza
 
Simona Castaldo
Senior Broker Mutui
 

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