Donazioni, torna lo “spettro” della tassa di successione

Uscita dalla porta, la tassa di successione potrebbe rientrare dalla finestra: sembra infatti che il Governo Renzi intenda abbassare il tetto sopra cui scattano i prelievi e, contemporaneamente, innalzare le aliquote.  Attualmente la soglia al di sopra del quale è prevista l’imposta è di 1 milione di euro, ma potrebbe subire una riduzione compresa tra […]

Uscita dalla porta, la tassa di successione potrebbe rientrare dalla finestra: sembra infatti che il Governo Renzi intenda abbassare il tetto sopra cui scattano i prelievi e, contemporaneamente, innalzare le aliquote
Attualmente la soglia al di sopra del quale è prevista l’imposta è di 1 milione di euro, ma potrebbe subire una riduzione compresa tra 200 e 300mila euro. L’aliquota da corrispondere allo Stato passerebbe invece dal 4 al 5% per gli eredi in linea retta, dal 6 all’8% per gli altri parenti e dall’8 al 10% per gli estranei. 
Se questa misura diventerà operativa, avrà ripercussioni profonde sul nostro Paese, in quanto successione e donazione sono pratiche sempre più diffuse. Senza contare che molti italiani oggi si trovano, è proprio il caso di dirlo, a “fare i conti” con le complesse dinamiche innescate dall’apertura di mutui su immobili precedentemente donati. 
 
 
(17-09-2014)
 
Francesca Garrisi
 
 
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