La previsione della detrazione ristrutturazioni non è bastata finora, come purtroppo insegnano le recenti tragedie sismiche, a prevenire danni gravi agli edifici durante un sisma molto forte. Sensibilizzare su questo strumento è quindi estremamente importante.
Bonus riqualificazione energetica: vale anche per ristrutturazioni?
La detrazione ristrutturazioni prevede uno sconto Irpef/Ires del 65% agli interventi per la messa in sicurezza delle «costruzioni adibite ad abitazione principale o ad attività produttive», dal 2013 può essere usata anche per lavori negli immobili che si trovano nelle zone 1 e 2 (ovvero quelle a maggior rischio sismico). La cifra viene rimborsata come noto in dieci rate annuali di pari importo.
Eppure ad oggi solamente una piccola percentuale (9,2%) degli investimenti in ristrutturazioni effettuati dalle famiglie ha avuto ad oggetto componenti strutturali (quali ad esempio tetto, pilastri, muri portanti etc), come dimostrato dal rapporto del 2014, n. 83/1, realizzato dal Servizio studi della Camera in collaborazione con il Cresme. Non solo: una ricerca condotta dal Centro Studi del Cni (Consiglio nazionale degli ingegneri) ha calcolato che circa il 40% delle case in Italia necessiterebbe di interventi di recupero.
Intanto il Governo sta anche adottando il progetto Casa Italia che riguarderà “non solo i provvedimenti per l’adeguamento antisismico” ma anche gli investimenti “sulle scuole, sulle periferie, sul dissesto idrogeologico, sulle bonifiche e sui depuratori, sulle strade e sulle ferrovie, sulle dighe, sulle case popolari, sugli impianti sportivi e la banda larga, sull’efficentamento energetico, sulle manutenzioni, sui beni culturali e sui simboli della nostra comunità”.
Detrazione ristrutturazioni, in quali Comuni può essere usata per interventi anti sismici
Dal punto di vista del rischio di terremoti, l’Italia è suddivisa in quattro zone:
Zona 1 – la più pericolosa, soggetta a forti terremoti (rientrante nella Detrazione 65% per l’adeguamento sismico edifici esistenti);
Zona 2 – pericolosità media, soggetta a sismi abbastanza forti (rientrante nella Detrazione 65% per l’adeguamento sismico);
Zona 3 – soggetti a scuotimenti modesti;
Zona 4 – la zona meno pericolosa.
Detrazione 65% adeguamento antisismico: quali spese rientrano nel bonus
La detrazione si applica alle spese sostenute per effettuare interventi di adeguamento antisismico e per la messa in sicurezza degli immobili realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente.
I contribuenti potranno portare in detrazione, oltre agli oneri relativi all’esecuzione dei lavori, anche le spese di:
- progettazione;
- prestazioni professionali;
- messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71);
- acquisto dei materiali;
- compenso per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- perizie e sopralluoghi;
- IVA, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori;
- oneri di urbanizzazione.
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