Cosa pensano gli italiani sulla casta dei Notai

Come spesso accade, il nostro Paese è nuovamente in disaccordo su un argomento che sta avvolgendo le discussioni sociali : abolire o meno la casta dei Notai.   In molti asseriscono che uno Stato moderno non può più accettare la presenza di una categoria come quella dei Notai considerata eccessivamente esosa nonché anacronistica d`altri tempi. […]

Come spesso accade, il nostro Paese è nuovamente in disaccordo su un argomento che sta avvolgendo le discussioni sociali : abolire o meno la casta dei Notai.

 

In molti asseriscono che uno Stato moderno non può più accettare la presenza di una categoria come quella dei Notai considerata eccessivamente esosa nonché anacronistica d`altri tempi.

Coloro i quali sostengono questa teoria, forti della convinzione che i Notai siano avvezzi all’evasione, avanzano la proposta di sopprimere questa classe ed adibire in ogni Comune, Uffici Notarili con personale qualificato a cui sarà dato a disposizione del materiale di lavoro adeguato alle tecnologie moderne, che svolgerà le stesse funzioni del Notaio, ma a costi notevolmente ridotti e, quindi, più accessibili al cittadino.

Sono in molti, infatti, a sostenere che, il notariato sia una professione che aveva ragion d’essere prima dell’avvento dell’informatica e, di conseguenza, di database digitali. In molti Paesi anglosassoni, infatti, questa classe non esiste più da tempo.

 

Ma, come si suol dire, il mondo è bello perché è vario e non tutti la pensano così.

 

Sono tanti, infatti, a sostenere la teoria opposta, dichiarando che, l’abolizione della casta dei Notai sia un’utopia, un’idea populista.

Il loro pensiero parte dal principio che il Notaio non ha assolutamente modo essere un evasore, perché soggetto a continui controlli e ciò che fattura deve improrogabilmente corrispondere a ciò che trascrive sul Repertorio, ovvero il registro cronologico degli atti.

Sostengono inoltre, che non tutte le pratiche gestite attualmente dai Notai possano essere coordinate dagli Uffici Comunali; subentrerebbero, quindi, gli Avvocati. Tutto ciò non produrrebbe, quindi, una soluzione al problema, bensì un “rimandare” ad altri.

Questi signori sostengono che, allo stesso modo, bisognerebbe agire contro farmacisti e dentisti e, più in generale, contro tutte le lobby professionali attualmente esistenti. Tra questi attivi sostenitori del “salvataggio” della classe dei Notai, c’è chi tocca anche il piano umano preoccupandosi di che fine farebbero tutti i dipendenti dei vari studi notarili.

 

Pro e contro, favorevoli e sfavorevoli, sembrano davvero troppo distanti tra loro e trovare un punto d’accordo appare quasi impossibile.

Alessandra Santonocito
Consulente Mutui

www.mutuiperlacasa.com

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