Compravendita immobili, quando è necessario il compromesso?

Questo costituisce una sorta di patto sottoscritto tra venditore ed aspirante acquirente, attraverso cui i due si impegnano a perfezionare successivamente la transazione.

Il compromesso è facoltativo, e si rende necessario in specifiche situazioni, accomunate in cui non è possibile vendere l’’immobile subito. Le cause possono essere molteplici, ad esempio l’’immobile è ancora in fase di costruzione, o l’’aspirante acquirente non dispone della liquidità necessaria per completare la compravendita e quindi deve preventivamente fare richiesta di mutuo.

Per essere valido il compromesso deve essere redatto in forma scritta e può essere affidato a un notaio. L’’atto è completo solo se tocca i seguenti aspetti della trattativa:

E’’ facoltativa l’’indicazione di altri elementi, definiti accessori, tra cui l’’arco di tempo entro cui ci si impegna a ultimare la procedura. Inoltre, prima di firmare è bene verificare che l’’atto contenga una formula del tipo: “Mario Rossi promette ad Antonio Bianchi di vendere, e Bianchi promette a Mario Rossi di acquistare l’’immobile”. E’’ questa infatti la dicitura corretta per indicare un compromesso immobiliare.

Dopo averlo sottoscritto, deve essere trascritto nei Registri Immobiliari, che contengono tutti gli atti riguardanti immobili. A seguito della registrazione, eventuali ulteriori transazioni aventi come oggetto l’immobile saranno nulle. D’’altra parte, se entro un anno dalla data entro cui le parti si impegnano a perfezionare la compravendita ciò non avviene, la  trascrizione non è più efficace.Comodi semplici e trasparenti. Identikit dei mutui on line