Comprare casa bitcoin

Comprare casa con i Bitcoin? Italia primo paese al mondo

L’avvento dei Bitcoin sta velocemente modificando il mercato, anche quello immobiliare. Con la moneta virtuale è possibile comprare immobili in Italia o, addirittura, pagare le tasse in Svizzera.

Il mondo delle criptovalute sta vivendo, negli ultimi mesi, fasi di fibrillazione mai viste prima: l’avvento dei Bitcoin ha fatto impazzire i mercati, entrando prepotentemente nell’economia e nella vita di tutti i giorni. Oltre al mercato borsistico infatti i Bitcoin stanno rivoluzionando anche il mercato dei mutui, tanto da mobilitare il Gruppo Barletta, società immobiliare che intende sfruttare il fenomeno criptovalute, a dichiarare possibile l’acquisto di una casa pagandola in Bitcoin.

Bitcoin per comprare casa: a Roma è possibile

L’amministratore delegato del Gruppo Barletta ha dichiarato che sarà possibile acquistare con la moneta virtuale tutti i 123 appartamenti di un palazzo riqualificato di Roma, precisamente nel quartiere San Lorenzo. In questa direzione si è mossa anche l’Agenzia delle Entrate, la quale ha annunciato che si potranno utilizzare i Bitcoin in un atto notarile riconoscendogli lo status di “valuta straniera“. Tutto ciò rende l’Italia il primo paese al mondo che consente di effettuare acquisti di immobili tramite criptovalute.

La forza con cui il Gruppo immobiliare sta credendo nel progetto è tale da scommettere sulla criptovaluta al punto da accollarsi le spese notarili e di agenzia per importi da 15.ooo a 45.ooo euro in base alla grandezza dell’immobile acquistato.

Bitcoin in America e in Svizzera

Tutto ciò rappresenta un bel risparmio anche per chi non possiede ancora i Bitcoin. Sono proprio quest’ultimi che, grazie all’opportunità offerta dal Gruppo Barletta, possono scegliere di comprarli e utilizzarli per acquistare l’abitazione usufruendo dello sconto garantito dalla società immobiliare.

Mentre in Italia si sta valutando questa nuova soluzione d’acquisto, in America è iniziata la folle corsa per la conquista dei Bitcoin utilizzando qualsiasi fonte di reddito possibile, stipulando ipoteche e contraendo prestiti sperando di arricchirsi velocemente grazie all’elevata volatilità del titolo in borsa. E mentre gli operatori si dividono tra chi chiede una regolamentazione immediata e chi cavalca l’occasione, la finanza mondiale sta facendo lievitare la bolla finanziaria che qualcuno ha già definito “criptobolla” e che, se scoppiasse, rischierebbe di contagiare anche il mercato reale, immobiliare compreso.

Intanto in Svizzera, da Giugno 2016, è partito un esperimento che presto potrebbe essere allargato ad altri comuni: la possibilità di pagare le tasse attraverso i Bitcoin. In questa prima fase, sostiene il sindaco di Zugo (capitale di uno dei Cantoni Svizzeri più benestanti), l’importo massimo pagabile sarà pari a 200 franchi: questa cifra provvisoria è stata studiata per valutare l’andamento dell’esperimento e poter, in futuro, allargare all’intero ammontare dell’importo l’utilizzo della criptovaluta.

Scrivo di mutui perché sogno di poterne fare uno. Adoro gli indovinelli; sai come si fa a tenere una persona sulle spine? Dopo te lo dico…

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