Vendere casa banca

Vendere casa alla banca: quando conviene farlo?

Un immobile, oggi come oggi, rappresenta sicuramente una garanzia per chi lo possiede, non solo perché può usufruirne ma anche perché, in caso di necessità, può rappresentare un ingresso in termini di liquidità, ottenibile direttamente dalla banca. Si tratta nel dettaglio di offrire alla propria banca l’immobile come garanzia di pagamento del mutuo, evitando in […]

Un immobile, oggi come oggi, rappresenta sicuramente una garanzia per chi lo possiede, non solo perché può usufruirne ma anche perché, in caso di necessità, può rappresentare un ingresso in termini di liquidità, ottenibile direttamente dalla banca.

Si tratta nel dettaglio di offrire alla propria banca l’immobile come garanzia di pagamento del mutuo, evitando in tal modo di incorrere nell’ipoteca con le sue obbligazioni e mantenendo il mutuatario come proprietario fino a quando è in grado di rimborsare il finanziamento. Questa soluzione si chiama prestito vitalizio ipotecario, vediamo come funziona.

Il prestito vitalizio ipotecario

Questa soluzione è riservata agli over 60 e può essere applicata esclusivamente ad un solo immobile. Grazie al decreto-legge in vigore dal 6 maggio 2016, chi ha compiuto 60 anni e ha bisogno di un finanziamento dalla banca può dare in garanzia un immobile di qualsiasi natura.

Il prestito consiste nel trasferimento alla banca di un bene immobile con la condizione che, nel momento in cui il mutuatario risulta inadempiente al pagamento delle rate del mutuo, l’immobile viene trasferito alla banca e questa lo può vendere al fine di compensare, con il ricavato, il proprio credito. Chiaramente il vecchio proprietario riceverà la differenza tra il valore di stima dell’immobile dato in garanzia e l’importo del debito.

La norma può essere applicata non solo ai contratti nuovi ma anche su mutui già in corso, tramite atto notarile in cui è pattuita questa modalità di garanzia.

Ma quando la banca può considerare il mutuatario inadempiente e prendersi l’immobile?

– mancato pagamento protratto per oltre sei mesi dalla scadenza di almeno tre rate in caso di rate mensili
– mancato pagamento di una rata in caso di rate superiori a quella mensile.
– ritardo di oltre sei mesi in caso di restituzione non rateale

Condizioni per accedere al prestito vitalizio ipotecario

Per poter usufruire di tale finanziamento l’immobile dato in garanzia deve essere lo stesso in cui ha residenza il mutuatario e deve avere caratteristiche tali da poter essere facilmente commercializzato. Inoltre chi richiede il prestito si impegna a garantire la manutenzione ordinaria, mentre per la straordinaria è necessaria l’approvazione di chi eroga il finanziamento.

A quanto ammonta l’importo del prestito?

L’importo del finanziamento è calcolato in base al valore di mercato della casa e all’età del richiedente ed è generalmente compreso tra un minimo del 15% del valore dell’immobile a un massimo del 50%, determinato da una perizia immobiliare. Ad esempio un sessantenne con un immobile del valore di 300 mila euro potrà ricevere una liquidità pari a 54 mila euro.

Il tasso di interesse rimane invariato rispetto ai mutui tradizionali, quindi può essere fisso, variabile o variabile con tetto massimo ed è stabilito dal mercato creditizio. Anche le agevolazioni fiscali hanno il loro peso: esenzione dalle imposte di bollo, registro, registro, ipotecarie e catastali e dalle tasse sulle concessioni governative. Le imposte patrimoniali sul possesso (Imu, Tasi, Tasi) rimangono a carico del mutuatario.

Da sempre appassionata di scrittura e alla continua ricerca di storie da raccontare. Mi affaccio al mondo dei mutui, argomento non sempre di facile comprensione per tutti, per aiutare chi è alla ricerca di informazioni utili. Non posso vivere senza: musica, amici e wafer 🙂

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