Tasso Variabile e Tasso Fisso rinegoziabile. I mutui più richiesti del 2013.

 Appena concluso il 2013, i dati di oltre 20mila richieste di mutuo sono stati elaborati dall`ufficio statistiche di MutuiperlaCasa, il comparatore online  che rileva le offerte della maggior parte delle banche operanti in Italia.  L`anno ha mostrato un ulteriore calo nelle erogazioni del 19% rispetto al 2012, che già riportava un calo del 42%. Solo […]

 Appena concluso il 2013, i dati di oltre 20mila richieste di mutuo sono stati elaborati dall`ufficio statistiche di MutuiperlaCasa, il comparatore online  che rileva le offerte della maggior parte delle banche operanti in Italia.
 L`anno ha mostrato un ulteriore calo nelle erogazioni del 19% rispetto al 2012, che già riportava un calo del 42%. Solo nell`ultimo trimestre del 2013, si è notata una leggera ripresa delle erogazioni, ma con percentuali che hanno superato di appena un 3% rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente.
Delle oltre 20mila richieste di mutuo registrate, il 53% ha preferito un mutuo a tasso variabile classico agganciato all` euribor/’ target=’_blank’>Euribor, senza CAP o preferenze di tasso BCE, contro solo un 27% di richieste a tasso Fisso.
Exploit del Tasso fisso rinegoziabile (dopo 2, 3 o 5 anni può diventare variabile), che ha subito un aumento delle richieste del 240%, con una quota totale del 19%. Questo a causa dell`offerta massiccia dei principali istituti per questa tipologia di tasso, cosiddetto misto, ma soprattutto per il parametro IRS 2, 3 o 5 , che viene utilizzato per la determinazione del tasso d`interesse, che ha segnato meno dell` 1% per quasi tutto il 2013, garantendo tassi bloccati fino a 5 anni compresi tra il 4 e il 5%.
 
In calo anche l`importo medio richiesto, che è sceso dai 137mila ai 122mila nel 2013. La causa principale è il drastico calo di richieste di mutui per l`acquisto che hanno ceduto quote ai cosiddetti mutui non-conforming (mutui non tradizionali, differenti da quelli per l`acquisto)
Infatti, se nel 2012 la quota dei mutui per l`acquisto era del 70%, nell`anno appena concluso solo il 57% degli utenti online ha richiesto un mutuo finalizzato all`acquisto della prima casa, mentre i mutui di Consolidamento dei debiti e Sostituzione sono saliti dal 10% al 18%. 
Questo cambio di finalità, in parte motivato dalla necessità degli italiani di consolidare gli impegni in essere alleggerendo il peso delle rate, ma anche dal repentino calo del mercato immobiliare, ha generato un conseguente calo dell` LTV (loan to value, percentuale tra mutuo e valore immobile) dal 71% del 2012 al 63% del 2013.
 
Per quanto riguarda le aree geografiche, il Nord è la prima area d` Italia per richieste di mutuo approvate, ed ha una quota del 39%, seguita dal Centro, con la sola città di Roma che ha un peso determinante per tutta l`area, ed è la prima città in Italia per numero di richieste, e dal Sud, che pesa appena il 16% con la maggior percentuale di mutui di Consolidamento e Sostituzione. In alcune città del Sud la quota di mutui per l`aquisto casa è addirittura inferiore a quelli richiesti per pura liquidità che arrivano a pesare nelle singole città di Bari e Palermo, fino al 32% del totale richieste.
 
Infine, i tempi medi per l`ottenimento di un mutuo, che dalla richiesta online, fino all`erogazione effettiva sono aumentati di 14gg rispetto al 2012, con una media nazionale di 97 giorni. Causa di questi tempi lunghi, piuttosto che l`

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