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Surroga mutui: calcola quanto risparmieresti oggi sulla rata mensile

La surroga mutui è lo strumento introdotto dalla legge Bersani, e quindi nel 2007, che permette la portabilità del debito, ovvero il passaggio da una banca all’’altra, senza costi per il cliente. Perché, se esiste da nove anni, se ne parla con così tanta insistenza in questo ultimo periodo? Perché, per una serie di fattori […]

La surroga mutui è lo strumento introdotto dalla legge Bersani, e quindi nel 2007, che permette la portabilità del debito, ovvero il passaggio da una banca all’’altra, senza costi per il cliente. Perché, se esiste da nove anni, se ne parla con così tanta insistenza in questo ultimo periodo? Perché, per una serie di fattori concomitanti, la surroga del mutuo è al momento particolarmente conveniente. Il fattore che maggiormente incide è l’’abbassamento dei tassi di interesse voluto dalla Bce.

Surroga mutui: diritti del cliente e obblighi della banca

Vale la pena ricordare che, se il cliente decide di cambiare banca perché riceve condizioni sulla surroga mutui particolarmente convenienti, l’’istituto di credito che aveva concesso il finanziamento originario non può opporsi (verosimilmente cercherà di trattenere il cliente con nuove proposte) e deve concedere il nulla osta entro 30 giorni lavorativi (in caso di ritardi è tenuta ad un risarcimento pari all’’1% del valore del finanziamento, calcolato sul mese o sulle singole frazioni di mese di ritardo). La seconda banca invece non è obbligata ad accettare la portabilità.

Surroga mutui: quando conviene veramente?

Ma quanto conviene la surroga del mutuo? Non esiste una risposta univoca a questa domanda perché dipende da alcuni fattori, ad esempio, non trascurabile la durata residua del mutuo. Nel modello di ammortamento cosiddetto “alla francese” infatti la quota interessi viene saldata in gran parte all’’inizio per poi decrescere man mano che si procede con il rimborso delle rate.

Surroga del mutuo, calcolo del risparmio sulla rata

La convenienza della surroga dei mutui quindi non è un fattore da valutare in astratto o in modo approssimativo: ecco il calcolo da fare sulle proprie rate residue. Supponiamo il caso di un soggetto che abbia un mutuo per 100 mila euro a tasso fisso della durata di 20 anni nel primo trimestre 2012 con un tasso d’interesse medio del 5,51%. La rata mensile sulla base di queste premesse è di 689 euro. Già gli anni seguenti, essendo sceso leggermente il tasso, la rata mensile per un mutuo stipulato per lo stesso importo e identica durata, sarebbe stata un po’ più bassa: 665 euro nel 2013 (con tasso medio 5,09%) e 666 euro nel 2014 (tasso medio a 5,11%). Ma la differenza maggiore si registra nel 2015: il tasso medio è sceso fino a 3,96% portando la rata di questo mutuo di esempio a 604 euro. E la tendenza prosegue nel primo trimestre del 2016, con un tasso medio di 2,85% circa e un importo mensile di 547 euro. Che cosa significa questo? Che stipulare un mutuo nel 2015-2016 è stato più conveniente rispetto agli anni immediatamente precedenti.

Ma non solo: chi ha già chiesto un mutuo può ricorrere alla surroga per approfittare delle condizioni dei tassi più favorevoli.

Nell’’esempio di cui sopra il cliente risparmierebbe su ogni rata:

• 142 euro rispetto ad un mutuo contratto nel 2012;
• 118 euro rispetto ad un mutuo contratto nel 2013;
• 119 euro rispetto ad un mutuo contratto nel 2014;
• 57 euro rispetto ad un mutuo contratto nel 2015.

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