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Mutuo online, quando conviene il tasso CAP?

La prima macroscopica scelta che si deve compiere quando ci si impegna per un mutuo online o no, è quella tra il tasso fisso e quello variabile. I secondi sono generalmente più convenienti ma, sotto certi punti di vista, anche più rischiosi: l’aspetto aleatorio è rappresentato dall’’oscillazione del tasso Euribor o BCE che può far lievitare, […]

La prima macroscopica scelta che si deve compiere quando ci si impegna per un mutuo online o no, è quella tra il tasso fisso e quello variabile. I secondi sono generalmente più convenienti ma, sotto certi punti di vista, anche più rischiosi: l’aspetto aleatorio è rappresentato dall’’oscillazione del tasso Euribor o BCE che può far lievitare, anche sensibilmente, la rata. La scelta tra le due opzioni però non deve essere necessariamente così netta.

Mutuo online a tasso CAP: che cosa significa

Proprio per limitare questo rischio connesso al tasso variabile è stata prevista la formula con tasso CAP. A chiunque abbia cercato il preventivo per un mutuo online, sarà capitato di leggere la definizione “mutuo capped rat”. In sostanza con questa formula la banca prevede, attraverso una polizza assicurativa, una garanzia per il mutuatario. In altre parole la rata non può salire a sue spese oltre un certo tetto massimo.

Mutuo online capped rat: vantaggi e avvertenze

Dalle premesse di cui sopra possiamo concludere che il mutuo a tasso CAP è una sorta di ibrido tra mutuo a tasso fisso e variabile (attenzione a non confonderlo però con il mutuo a tasso misto che è un’’altra cosa ancora). In pratica il mutuo resta a tasso variabile, e condizionato dalle oscillazioni del mercato, fino ad una certa soglia raggiunta la quale si comporta come un mutuo a tasso fisso. Questa soluzione può apparire un buon compromesso quando le condizioni di mercato non sono favorevoli.

Mutuo online: occhio al cap

Se il comparatore di mutui online propone mutui a tasso cap senza specificare nel dettaglio è bene verificare due elementi: il livello del cap e lo spread. Se il primo supera il 6% potrebbe essere talmente alto da essere poco realisticamente ipotizzabile e quindi di norma è inutile affrontare costi più alti per tutelarsi. Un mutuo a tasso cap infatti ha costi mediamente più alti proprio perché offre una maggiore tutela: lo spread, rispetto ad un mutuo a tasso variabile tradizionale, si assesta sui 40 punti in più con picchi di 50-60. In rete questa formula sta riscontrando un successo crescente: se siete intenzionati ad accendere un mutuo online fate prima una panoramica delle offerte in modo da scegliere accuratamente.

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