Mutui, rischio default per chi non studia matematica

Chi ha scarse capacità matematiche di base rischia più degli altri di non riuscire a far fronte alle rate di un mutuo: lo ha stabilito un`indagine demografica su cittadini statunitensi che hanno contratto prestiti tra il 2006 e il 2007, gli anni in cui scoppiò la bolla speculativa dei mutui subprime che ancora fa sentire […]

Chi ha scarse capacità matematiche di base rischia più degli altri di non riuscire a far fronte alle rate di un mutuo: lo ha stabilito un`indagine demografica su cittadini statunitensi che hanno contratto prestiti tra il 2006 e il 2007, gli anni in cui scoppiò la bolla speculativa dei mutui subprime che ancora fa sentire i suoi effetti sull`economia mondiale. La correlazione statistica è solida e vale anche quando si controllano altri fattori sociodemografici che possono influire sulla “storia” del debito e del suo ripianamento.

Avere scarsa familiarità con i numeri può costare caro. E non solo perché solide conoscenze matematiche sono un fattore predittivo per il successo nella carriera lavorativa, come dimostrano numerosi studi, ma anche perché, come sostiene una nuova ricerca pubblicata sui “Proceedings of the National Academy of Sciences“, un approccio poco consapevole a prestiti e mutui porta a essere più esposti al rischio di non riuscire a far fronte ai propri debiti quando si verificano crisi di ampie proporzioni come quella dei mutui subprime di pochi anni fa, che ancora oggi fa sentire i suoi effetti a livello mondiale.

Il risultato è comunque da interpretare con tutte le cautele del caso, perché si tratta di una correlazione statistica all`interno di fenomeno di ampie proporzioni, che non stabilisce quindi relazioni di causa-effetto e neppure può fare da alibi a chi ha avuto responsabilità nel determinarlo. Come si ricorderà, nella seconda metà del 2006 negli Stati Uniti la bolla immobiliare iniziò a sgonfiarsi. A farne le spese per primi furono i cosiddetti mutui subprime, prestiti finanziari a tasso elevato riservati a quei soggetti che, considerati “cattivi pagatori“, non possono ottenere prestiti a tassi di mercato. Molti di coloro che li avevano sottoscritti furono dichiarati insolventi, ma le banche non riuscirono a recuperare il credito perché il valore delle abitazioni era fortemente inferiore a quello stabilito con l’ipoteca. Da lì partì un “effetto domino” che da una parte lasciò senza casa molti cittadini statunitensi e dall’altra portò al fallimento di colossali banche d’affari come la Lehman Brothers. Complessivamente, il Fondo Monetario Internazionale ha stimato in 4.100 miliardi di dollari le perdite finanziarie a livello mondiale.

Questa è la cronaca del fenomeno, ma le sue ragioni profonde sono ancora rimaste sconosciute, secondo gli autori dell’articolo apparso su PNAS, Kristopher Gerardi, del Research Department della Federal Reserve Bank di Atlanta, negli Stati Uniti, Lorenz Goette dell’Università di Losanna, in Svizzera, e Stephan Meier della Columbia University a New York.

I ricercatori hanno condotto un’ampia survey su una popolazione di soggetti che hanno contratto un mutuo negli anni 2006 e 2007, sottoponendoli ad alcuni test per valutare diversi aspetti delle loro capacità cognitive e delle loro conoscenze finanziarie, incrociando poi questi dati con i dati oggettivi relativi alla storia e all’esito del mutuo.

Dall’analisi statistica è emerso che l’abilità nel compiere operazioni matematiche di base è associata negativamente alla propensione ad andare incontro a un default: in altri termini, quanto più uno è abile nei conti, tanto più riuscirà a far fronte ai pagamenti. La correlazione secondo gli autori è solida, ed è valida anche quando si controllano altre variabili sociodemografiche rilevanti in questo caso.

Inoltre, la scelta di un tipo di mutuo invece di un altro è risultato indifferente rispetto all’esito finale: i risultati portano a ipotizzare che i soggetti con abilità matematiche limitate vanno incontro a difficoltà nei pagamenti indipendentemente da questa scelta iniziale

 

Articolo tratto da Lescienze.it

 

Continua a leggere

Articolo precedente

Mutuo BancoPosta. Tutte le caratteristiche

Articolo successivo

Mutui al 100%. Ecco come si ottengono