La riforma delle unioni civili ha equiparato le coppie di fatto che chiedono il riconoscimento a quelle unite in matrimonio anche per quanto riguarda le regole sui mutui? La questione non è stata ancora affrontata in modo ufficiale ma appare logico pensare che ci saranno alcune conseguenze. Vediamo nel dettaglio che cosa potrebbe cambiare per erogazione, intestazione ed estinzione mutuo.
Acquisto casa 2016: mutui per coppie di fatto
Due partner, anche dello stesso sesso, legati formalmente da unione civile, che acquistano casa in comproprietà o in regime di comunione dei beni, possono detrarre gli interessi passivi del mutuo cointestato. Questo comporta la detrazione della propria quota di interessi passivi (il 19% fino ad un limite massimo di 4000 euro) nonché la detrazione personale e totale del 100% quando uno dei due ha fiscalmente a carico il compagno.
Alimenti e coppie di fatto: effetti sui mutui
L’equiparazione delle unioni civili alle coppie sposate non riguarda solo diritti e doveri del matrimonio ma anche del divorzio. E anche in questo caso ci sono considerazioni da fare in merito ai mutui. Supponiamo il caso di una coppia unita civilmente che si separa avendo ancora in sospeso il saldo di un mutuo. La parte obbligata a versare gli alimenti può decidere se continuare a pagare le rate chiedendone la detrazione dall’assegno spettante all’ex-compagno oppure accordarsi con l’ex partner per la vendita consensuale dell’immobile (con conseguente estinzione o rinegoziazione del mutuo).
Successione mutuo: eredi e unioni civili
Da questa prospettiva appare logico concludere che, in caso di decesso di uno dei partner, si applicherà il regime della successione ereditaria di cui al libro secondo del Codice Civile. Le disposizioni prevedono che il compagno superstite goda del diritto di successione spettante al coniuge, incluso l’obbligo di estinguere il mutuo al posto del defunto (salvo rinuncia all’eredità).
