Istat: nuovo aumento del tasso di inflazione

L’ Istat nel suo report indica un aumento del tasso di inflazione di uno 0,2%, portandosi al 2,7%.   Il tasso di inflazione non era così alto dal novembre del 2008 quando nel mese di novembre l’ Istat era salito al 2,8%.   Questi effetti, purtroppo, si ripercuotono sui prezzi dei carburanti. L’ aumento dell’ […]

L’ Istat nel suo report indica un aumento del tasso di inflazione di uno 0,2%, portandosi al 2,7%.

 
Il tasso di inflazione non era così alto dal novembre del 2008 quando nel mese di novembre l’ Istat era salito al 2,8%.

 
Questi effetti, purtroppo, si ripercuotono sui prezzi dei carburanti.

L’ aumento dell’ inflazione rilevata dall` Istat e` stato guidato dal settore energetico con i prezzi saliti del +12,4% annuo.

I beni primari hanno registrato un aumento del +3,2% da marzo.

 

Al netto di energia e alimentari, il tasso di inflazione è arrivato all`1,4%.

Stando ai dati dell` Istat, la benzina, per colpa del tasso di inflazione, solo nel mese di marzo, è salita del 12,7% rispetto a marzo 2010 e, rispetto a febbraio, del 3,4%. Il gasolio invece è aumentato del 18,5% all’ anno, e 4,3% al mese.

 
L’ indice CORE del tasso di inflazione, senza contare l’ andamento dell’ energia e dei prodotti alimentari, è aumentata dell’ 1,7% solo a febbraio.
 
In Italia, il tasso di inflazione è inferiore di qualche punto percentuale rispetto alla media europea, ma evidenzia un aumento dei prezzi del 2,6%.

 

Le principali Borse Europee hanno accentuato il ribasso di inizio mattina, portate al ribasso dall’ aumento del tasso Bce.

Questa è una situazione rilevata dall` Istat che stimola il rialzo dell’ euro rispetto al dollaro, nonostante non si prospetti un andamento positivo sul fronte del debito dei paesi europei.

 

Come la pensa la Federal Reserve Americana?
 
Ben Bernanke, Presidente della Federal Reserve, sostiene che l’aumento del tasso di inflazione e dei prezzi sulle materie prime non andranno ad aumentare i prezzi dei prodotti finiti, definendolo un movimento dell’ inflazione “transitorio”.

 
Bernanke inoltre ha  evidenziato la forte debolezza dell`economia americana, spiegando che il tasso di inflazione e la “crisi del settore edile” è puramente indicativa della fragilità dell`attuale ripresa.

 
Inoltre spera che i pignoramenti in corso per risanare i buchi, continueranno.
 
Tutto questo avrà inevitabili ripercussioni sulla fiducia e sull’ economia dei consumatori.

 

Continua a leggere

Articolo precedente

Tasso: Euribor, Eurirs e Bce in aumento

Articolo successivo

Oltre all’ipoteca quale altra garanzia può avere la banca?