I rifiuti da parte delle banche sui mutui

Le banche fanno uno strano mestiere. Prestano soldi per farseli restituire guadagnandoci con gli interessi e le spese! Negli ultimi mesi stanno aumentando in maniera vertiginosa i rifiuti delle banche sui mutui casa, quindi c’è da chiedersi: le banche hanno smesso di fare questo mestiere? Analizziamo il fenomeno e cerchiamo di capire se c’è un reale […]

Le banche fanno uno strano mestiere. Prestano soldi per farseli restituire guadagnandoci con gli interessi e le spese!

Negli ultimi mesi stanno aumentando in maniera vertiginosa i rifiuti delle banche sui mutui casa, quindi c’è da chiedersi: le banche hanno smesso di fare questo mestiere? Analizziamo il fenomeno e cerchiamo di capire se c’è un reale motivo.

Oggi come oggi, il mutuo rappresenta un rischio enorme per una banca, rappresenta una fetta di capitale importante rispetto ad un prestito auto da 15mila, viene restituito in media in 25 anni e la casa in garanzia non “rappresenta una garanzia“.

Il mutuo, in pratica è un prestito personale “enorme” a lunga restituzione, con lo svantaggio di un costo notarile e di un ipoteca sulla casa.

Inoltre, la crisi economica non assicura più il posto di lavoro a nessuno, soprattutto se si lavora nel settore privato, non assicura il pagamento della rata con regolarità, e le Banche non hanno nessuna intenzione di diventare mega-agenzie immobiliari per rivendere gli immobili espropriati.

Quindi ci sono 3 fattori cruciali per un mutuo: lavoro, casa e futuro certo.

Dall`analisi trimestrale del portale mutuiperlacasa.com, si nota che la percentuale di rifiuti su oltre 5.000 richieste di mutuo è passata dal 30% al 50%.

Le motivazioni principali sono imputabili ai redditi insufficienti o incerti per il 70%, al valore dell’immobile che non costituisce una valida garanzia per il 15% e il 10% perchè si è stati segnalati in banca dati per aver pagato in ritardo altri prestiti.

Un dato sconcertante, infine, è il 5% di rifiuti per la finalità del mutuo. In pratica molti istituti di credito rifiutano i mutui di sostituzione, surroga o di consolidamento, poichè non interessati a questo genere di clientela. Hanno paura del “sostitutore seriale”. Ossia chi ogni 2 anni sposta il mutuo in un altra banca per migliorare le condizioni, nonostante nei paesi più evoluti, il cosiddetto re-mortgage rappresenta quasi il 60% del mercato, ed in Italia, invece, si è dovuta fare una legge (Bersani) per favorire la concorrenza tra banche.

Quindi non resta che chiedersi: “Ma chi può averlo il mutuo oggi, e come?

La risposta più ovvia è chi ha un reddito certo ed ha sempre pagato altri finanziamenti regolarmente. Ma attenzione, per reddito certo, oggi, non vuol dire sempre un contratto a tempo indeterminato, ma una professione che assicura redditi certi e crescenti nel tempo.

Un programmatore informatico freelance che realizza siti web, per esempio ha 10 volte in più le possibilità di ottenere un mutuo, rispetto all’impiegato di un supermercato.

Inoltre, bisogna comparare più banche.

Sempre dall’ultima indagine di mutuiperlacasa.com, condotta su un campione di 1.500 clienti con un rifiuto, il 63% ha avuto l’approvazione del mutuo semplicemente richiedendolo in un’altra banca, magari con l’aiuto di un garante, oppure riducendo di poco l’importo richiesto.

fonte : affaritaliani.it (5 Giugno 2012)

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